“Per quanto critiche possano essere la situazione e le circostanze in cui vi trovate, non disperate; è proprio nelle occasioni in cui c’è tutto da temere che non bisogna temere niente; è quando siamo circondati da pericoli di ogni tipo che non dobbiamo averne paura; è quando siamo senza risorse che dobbiamo contare su tutte; è quando siamo sorpresi che dobbiamo sorprendere il nemico.” (Sun Tzu -L’arte della guerra)
“Nella società degli spettacoli il vero non è che un momento del falso.”
(Guy Debord)
(Guy Debord)
“Ci siamo seduti dalla parte del torto perchè tutti gli altri posti erano occupati.” (Bertold Brecht)
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Notizie dalla Libia [8-7 Ottobre 2011]
Prosegue l’assalto contro Sirte che nelle ultime ore ha visto un impeto ancora più forte da parte dei ribelli che sebbene abbiano subito numerosissime perdite tentano in questo fine settimana di far cadere il bastione lealista che hanno rivendicato di avere preso già un numero considerevole di volte.
Mentre i media italiani ed occidentali tacciono, proseguono le violenze sulla popolazione libica da parte dei golpisti ribelli spalleggiati dalla NATo. Migliaia sono i desaparecidos, mentre vengono allestite camere di tortura nei pressi dell’aeroporto di Tripoli dove vengono portati i patrioti della resistenza. Le fosse comuni di lealisti vengono completamente ignorate sia dai media che dalle organizzazioni per i diritti umani occidentali. Prosegue nel frattempo la strategia della resistenza libica di sabotaggio e interruzione delle linee di comando dei ribelli nei diversi fronti. Manifestazioni di lealisti che hanno seguito l’invito di Muammar Gheddafi a marciare pubblicamente con le bandiere della Jamahiria si registrano in varie parti del paese; i ribelli reagiscono ad esse come avevano già fatto in precedenza a Tripoli, sparando sulla folla inerme. Si prevede una crescita delle azioni sabotaggio della resistenza libica al colpo di stato occidentale nei confronti delle centrali petrolifere, delle raffinerie e degli oleodotti, mentre si aggravano le tensioni tra le varie fazioni dei ribelli in tutto il paese.
Mentre i media italiani ed occidentali tacciono, proseguono le violenze sulla popolazione libica da parte dei golpisti ribelli spalleggiati dalla NATo. Migliaia sono i desaparecidos, mentre vengono allestite camere di tortura nei pressi dell’aeroporto di Tripoli dove vengono portati i patrioti della resistenza. Le fosse comuni di lealisti vengono completamente ignorate sia dai media che dalle organizzazioni per i diritti umani occidentali. Prosegue nel frattempo la strategia della resistenza libica di sabotaggio e interruzione delle linee di comando dei ribelli nei diversi fronti. Manifestazioni di lealisti che hanno seguito l’invito di Muammar Gheddafi a marciare pubblicamente con le bandiere della Jamahiria si registrano in varie parti del paese; i ribelli reagiscono ad esse come avevano già fatto in precedenza a Tripoli, sparando sulla folla inerme. Si prevede una crescita delle azioni sabotaggio della resistenza libica al colpo di stato occidentale nei confronti delle centrali petrolifere, delle raffinerie e degli oleodotti, mentre si aggravano le tensioni tra le varie fazioni dei ribelli in tutto il paese.
Tripoli [08.10.2011] – Secondo il sito web del Zangetna della resistenza libica a Tripoli, è avvenuta una forte esplosione nei pressi di Bab Azizia, seguita da un denso fumo e fuoco.
Sabha [08.10.2011] – Secondo il sito web del Zangetna resistenza libica, i combattenti delle tribù Sabha sono insorti contro i ribelli. Attualmente, essi controllano la Mansheya intera area. Violenti scontri nel distretto di Abdelkafi Aqaïd e nella famosa strada Elwasae. Colpi di lanciarazzi all’aeroporto di Sebha.
Misrata [08.10.2011] – Secondo il sito web del Zangetna resistenza libica a Misrata, i ribelli avevano sepolto in una fossa comune nella discarica “Kanassa Bashar,” i cadaveri dei ribelli uccisi al fronte di Bani-Walid. Che sicuramente si riesumerà in breve tempo sotto le telecamere di Aljazeera, così dicendo di aver trovato una fossa comune di corpi uccisi e sepolti da Gheddafi.
Sirte [08.10.2011] – I combattenti della resistenza della Sirte ucciso il comandante di battaglione dei ribelli Hora Libia Bengasi, Azet Bouhajar. E ‘un duro colpo per il morale dei barboni ribelli.
Sirte [07.10.2011] – Secondo il sito web della resistenza libica Zangetna a Sirte, un commando di combattenti della resistenza composta da cinque uomini del battaglione Taqrvat, il signor Bokhozam Elkabas, Adnan Alam, Hoceine Farjani Ahmed Lamloum Maneam Garbani e sono riusciti a infiltrarsi i ribelli. Hanno messo le bombe nel campo. Tutti e cinque si sono sacrificati per amore della Libia. Hanno fatto saltare in aria il campo. I ribelli hanno perso 43 membri, sono stati distrutti 14 carri armati e un elicottero carico di armi.
Continuano a cadere selettivamente le teste operative dei gruppi terroristici. A Sirte eliminato importante capo di Al Qaeda, Ziad Ben Farj Albasha alias “Il Leone di Allah il libico” e anche il leader dei ratti [golpisti] Bachir Toufik.
Continuano a cadere selettivamente le teste operative dei gruppi terroristici. A Sirte eliminato importante capo di Al Qaeda, Ziad Ben Farj Albasha alias “Il Leone di Allah il libico” e anche il leader dei ratti [golpisti] Bachir Toufik.
Sirte - Forte resistenza dei lealisti all’assalto golpista dei ribelli della NATO
[07.10.2011]
[07.10.2011]
Hrawi [07.10.2011] – Secondo il sito web Zangetna nella cittadina di Hrawi, i combattenti della resistenza sono stati in grado di far esplodere le scorte di armi nel centro della città e hanno catturato il leader ribelle Mokadem Bani Salem.
Al Manchiya [07.10.2011] – Arriva la notizia di manifestazioni in diversi luoghi anche ad Al Manchiya e a Tripoli con le bandiere verdi.
Ad Al Manchiya i ratti golpisti hanno aperto il fuoco e ucciso Ibrahim Arhoma mentre sfilava in prima fila nella manifestazione sventolando con orgoglio la propria bandiera nazionale rivoluzionaria.
Ad Al Manchiya i ratti golpisti hanno aperto il fuoco e ucciso Ibrahim Arhoma mentre sfilava in prima fila nella manifestazione sventolando con orgoglio la propria bandiera nazionale rivoluzionaria.
Tripoli [07.10.2011] – Secondo nuove notizie, almeno due mercenari della Nato sono morti nella Piazza Verde per opera della resistenza Libia. Ciò si è verificato nel bel mezzo di pesanti combattimenti che si sono svolti a Tripoli tra le diverse fazioni della NATO, e secondo rapporti non confermati il comandante dei mercenari, Abdel Akhim Belhaji, a Tripoli è stato circondato da un’opposta fazione ribelle.
- Herman Morris – Libya News Update [07.11.2011]
- Protest In Brussels against NATO attack on Libya, NATO Crimes In Libya
[07.10.2011]
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- Continuano i saccheggi dei liberatori golpisti in Libia [06.11.2011]
Fonte:http://gilguysparks.wordpress.com/2011/10/08/libyan-chronicles-13-3-1/
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