di Antonella Policastrese
Non
 si placa il vento della protesta che sta scuotendo l’Europa della 
finanza e delle banche. Risulta sempre più chiaramente che da quando 
siamo entrati nell’euro, i popoli hanno perso la loro sovranità e 
qualsiasi decisione presa per scrollarsi di dosso il giogo della 
dittatura, finisce con un nulla di fatto. Austerità,
 tagli, rassicurazioni ai pochi che l’organismo centrale della BCE 
vigila e controlla sull’eurozona. Draghi è intervenuto nel parlamento 
europeo giovedì 12 novembre, affermando che in caso di bisogno il QE 
potrà essere prorogato anche  dopo settembre 2016,  e rassicura sullo 
stato delle banche greche che a suo dire non sono al collasso. Intanto 
in Grecia nel silenzio assordante dei media, c’è stato lo sciopero 
generale contro Tsipras per protestare contro l’austerità ed una Troika 
che continua a chiedere ancora sacrifici “lacrime e sangue” per i Greci 
spolpati vivi. Si continua a non voler capire che la gente comune è al 
tracollo ed anche nel parlamento europeo un esponente  irlandese ha 
ribattuto a Draghi che la BCE non è un vigile del fuoco capace di 
buttare acqua sul   fuoco di una crisi che si estende a macchia d’olio 
nei paesi dell’Eurozona. 
 E che le cose stiano così  lo dimostra quanto 
sta succedendo in Catalogna e nello stesso Portogallo. In Catalogna 
 Rajoy va giù duro, minacciando il presidente catalano Artur Mas e la 
presidente del parlamento Carme Forcadell di ripercussioni sul loro 
governo, se insisteranno a portare avanti il programma della secessione.
 Madrid minaccia Barcellona, che vuole tenere conto del risultato di 
elezioni votate in massa dalla gente, per staccarsi dalla Spagna. Senza 
tener conto della volontà decisionale di tanti elettori, Rajoy, ha 
presentato ricorso accolto  dalla corte costituzionale, per bloccare il 
processo verso l’indipendenza della Catalogna. Il presidente spagnolo ha
 affermato che ci saranno decisioni dure per chiunque attenti all’unità 
della Spagna, o meglio di una Spagna simile all’impero asburgico dentro 
l’Europa delle dittocrazie e delle monarchie assolutistiche. Non 
sappiamo cosa succederà e se verranno mandati i carri armati di 
staliniana memoria per fermare l’anelito di libertà, che serpeggia tra 
le popolazioni di un’Europa che ha fallito in pieno il suo mandato . 
Grecia, Catalogna, Portogallo. Anche in questo paese le acque sono 
agitate, con l’opposizione socialista ed i partiti di sinistra che hanno
 tolto la fiducia  al governo di centro destra, facendolo cadere. I 
motivi della protesta sempre gli stessi:  si lotta contro l’austerità 
chiedendo il ripristino dell’indicizzazione delle pensioni, sussidi per 
le famiglie povere, ripristino di quattro giornate festive. Ovunque si 
sta male ,  ed è diventato insopportabile sentir pronunciare solo la 
parola “Sacrifici”, mentre le disuguaglianze si allargano a 
dismisura,pochi detengono la maggioranza della ricchezza globale e 
 Draghi ripete il mantra che l’euro è irreversibile e non si torna 
indietro. Comodo e facile, per chi lavora per le società dell’alta 
finanza ignorare  i bisogni di popolazioni a rischio estinzione per 
povertà e misure draconiane che non ledono di sguincio gli speculatori, i
 profittatori gli usurpatori di diritti e di democrazia. Un benessere 
promesso che si è rivelato essere tale per le banche studiate e 
monitorate 24 h su 24, mentre la realtà fa a pugni con statistiche 
contraddittorie stilate ad arte, per mantenere sulle poltrone i 
referenti dell’impero centrale. Paradossi, incongruenze.  Mentre 
continua l’innalzamento dei muri per la slavina dirompente rappresentata
 dai migranti e si investono quattrini, per dare vita a sistemi di 
governi schiavisti, l’Italia vive di mezzi d’informazione di regime che 
lavorano a fare il lavaggio del cervello distraendo la popolazione dai 
fatti che contano per favorire le elite che hanno nelle loro mani potere
 e soldi. In Italia hanno inventato el Renzie che non essendo stato 
eletto, continua a ripetere che siamo fuori dalla crisi, che il nostro 
paese è migliore della Germania e che le sue riforme da collasso 
cardiocircolatorio ci porteranno in auge. Peccato che solo noi non ce ne
 siamo accorti.Antonella Policastrese
Preso da: http://www.ilsovranista.it/leuropa-tomba-dei-popoli/
 
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