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mercoledì 27 novembre 2019

L’europa tomba dei popoli

di Antonella Policastrese
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Non si placa il vento della protesta che sta scuotendo l’Europa della finanza e delle banche. Risulta sempre più chiaramente che da quando siamo entrati nell’euro, i popoli hanno perso la loro sovranità e qualsiasi decisione presa per scrollarsi di dosso il giogo della dittatura, finisce con un nulla di fatto. Austerità, tagli, rassicurazioni ai pochi che l’organismo centrale della BCE vigila e controlla sull’eurozona. Draghi è intervenuto nel parlamento europeo giovedì 12 novembre, affermando che in caso di bisogno il QE potrà essere prorogato anche  dopo settembre 2016,  e rassicura sullo stato delle banche greche che a suo dire non sono al collasso. Intanto in Grecia nel silenzio assordante dei media, c’è stato lo sciopero generale contro Tsipras per protestare contro l’austerità ed una Troika che continua a chiedere ancora sacrifici “lacrime e sangue” per i Greci spolpati vivi. Si continua a non voler capire che la gente comune è al tracollo ed anche nel parlamento europeo un esponente  irlandese ha ribattuto a Draghi che la BCE non è un vigile del fuoco capace di buttare acqua sul   fuoco di una crisi che si estende a macchia d’olio nei paesi dell’Eurozona.
 E che le cose stiano così  lo dimostra quanto sta succedendo in Catalogna e nello stesso Portogallo. In Catalogna  Rajoy va giù duro, minacciando il presidente catalano Artur Mas e la presidente del parlamento Carme Forcadell di ripercussioni sul loro governo, se insisteranno a portare avanti il programma della secessione. Madrid minaccia Barcellona, che vuole tenere conto del risultato di elezioni votate in massa dalla gente, per staccarsi dalla Spagna. Senza tener conto della volontà decisionale di tanti elettori, Rajoy, ha presentato ricorso accolto  dalla corte costituzionale, per bloccare il processo verso l’indipendenza della Catalogna. Il presidente spagnolo ha affermato che ci saranno decisioni dure per chiunque attenti all’unità della Spagna, o meglio di una Spagna simile all’impero asburgico dentro l’Europa delle dittocrazie e delle monarchie assolutistiche. Non sappiamo cosa succederà e se verranno mandati i carri armati di staliniana memoria per fermare l’anelito di libertà, che serpeggia tra le popolazioni di un’Europa che ha fallito in pieno il suo mandato . Grecia, Catalogna, Portogallo. Anche in questo paese le acque sono agitate, con l’opposizione socialista ed i partiti di sinistra che hanno tolto la fiducia  al governo di centro destra, facendolo cadere. I motivi della protesta sempre gli stessi:  si lotta contro l’austerità chiedendo il ripristino dell’indicizzazione delle pensioni, sussidi per le famiglie povere, ripristino di quattro giornate festive. Ovunque si sta male ,  ed è diventato insopportabile sentir pronunciare solo la parola “Sacrifici”, mentre le disuguaglianze si allargano a dismisura,pochi detengono la maggioranza della ricchezza globale e  Draghi ripete il mantra che l’euro è irreversibile e non si torna indietro. Comodo e facile, per chi lavora per le società dell’alta finanza ignorare  i bisogni di popolazioni a rischio estinzione per povertà e misure draconiane che non ledono di sguincio gli speculatori, i profittatori gli usurpatori di diritti e di democrazia. Un benessere promesso che si è rivelato essere tale per le banche studiate e monitorate 24 h su 24, mentre la realtà fa a pugni con statistiche contraddittorie stilate ad arte, per mantenere sulle poltrone i referenti dell’impero centrale. Paradossi, incongruenze.  Mentre continua l’innalzamento dei muri per la slavina dirompente rappresentata dai migranti e si investono quattrini, per dare vita a sistemi di governi schiavisti, l’Italia vive di mezzi d’informazione di regime che lavorano a fare il lavaggio del cervello distraendo la popolazione dai fatti che contano per favorire le elite che hanno nelle loro mani potere e soldi. In Italia hanno inventato el Renzie che non essendo stato eletto, continua a ripetere che siamo fuori dalla crisi, che il nostro paese è migliore della Germania e che le sue riforme da collasso cardiocircolatorio ci porteranno in auge. Peccato che solo noi non ce ne siamo accorti.
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Antonella Policastrese

Preso da: http://www.ilsovranista.it/leuropa-tomba-dei-popoli/

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