The GrayZone, 13 novembre 2019 (trad.ossin)
I golpisti boliviani sono stati addestrata dalla School of the Americas dell'esercito USA e dallo FBI
Jeb Sprague
I comandanti
dell'esercito e della polizia della Bolivia hanno contribuito a
pianificare il colpo di Stato e ne hanno garantito il successo. In
precedenza erano stati addestrati alla insurrezione dagli USA, nei
programmi di formazione della famigerata School of the Americas e dallo
FBI
Gli Stati Uniti hanno svolto un ruolo
chiave e diretto nel colpo di Stato militare in Bolivia, anche se poco
evidenziato nelle cronache degli eventi che hanno costretto il
presidente eletto del paese, Evo Morales, a dimettersi il 10 novembre.
Poco prima delle dimissioni di Morales, il comandante delle forze armate della Bolivia, Williams Kaliman, "suggerì" che il presidente si dimettesse. Il giorno dopo, settori delle forze di polizia del paese si ribellarono.
Per quanto Kaliman sembri avere finto
sentimenti lealtà nei confronti di Morales nel corso degli anni, ha poi
mostrato la sua vera faccia non appena è giunto il momento opportuno.
Non è stato solo un attore del colpo di Stato, egli aveva già una storia
a Washington, dove aveva per breve tempo ricoperto il ruolo di addetto
militare dell'ambasciata della Bolivia nella capitale degli Stati
Uniti.
Kaliman si trovava al vertice di una
struttura di comando militare e di polizia che è stata sostanzialmente
strutturata dagli Stati Uniti attraverso la WHINSEC, la scuola di
addestramento militare di Fort Benning, in Georgia, conosciuta in
passato come la School of the Americas. Lo stesso Kaliman ha frequentato un corso chiamato "Comando y Estado Mayor" alla SOA nel 2003.
Almeno sei tra i principali attori del
colpo di Stato sono ex-alunni della famigerata School of the Americas,
mentre Kaliman e un'altra figura hanno prestato servizio in passato come
addetti militari e di polizia della Bolivia a Washington.
All'interno della polizia boliviana, i
principali comandanti che hanno contribuito a realizzare il colpo di
stato sono passati attraverso il programma di scambi di polizia della
APALA. Operando da Washington DC, APALA ha il compito di costruire
relazioni tra le autorità statunitensi e i funzionari di polizia degli
Stati dell'America Latina. Nonostante la sua influenza, o forse proprio
per questo, il programma non è molto pubblicizzato. Per chi scrive è
stato impossibile raggiungere telefonicamente qualcuno
dell’organizzazione.
È di uso comune per i governi di
assegnare un piccolo numero di persone alle ambasciate del loro paese
all'estero come addetti militari o di polizia. Il defunto Philip Agee,
un ex funzionario della CIA che fu il primo a denunciare i metodi
dell’agenzia, spiegò nel suo libro divulgativo del 1975
che i servizi segreti statunitensi usavano reclutare ufficiali militari
e di polizia stranieri, ivi compresi gli addetti alle ambasciate, per
utilizzarli poi in operazione di regime change o insurrezionali.
Come risulta dagli oltre 11.000 documenti FOIA che ho ottenuto durante la stesura del mio libro sulla campagna paramilitare mirante all’abbattimento del legittimo governo di Haiti nel febbraio 2004, e alla repressione post colpo di Stato,
i funzionari statunitensi avevano lavorato per anni per ingraziarsi e
stabilire collegamenti con la polizia, l'esercito e gli ex ufficiali
dell'esercito haitiano. Queste connessioni, così come gli sforzi di
reclutamento e raccolta di informazioni, alla fine hanno dato i loro
frutti.
Anche in Bolivia, il ruolo dei funzionari
militari e di polizia addestrati dagli Stati Uniti è stato fondamentale
per realizzare il regime change. Agenzie governative statunitensi come
USAID finanziano apertamente gruppi anti-Morales nel paese da molti anni.
Ma il modo in cui le forze di sicurezza del paese sono state utilizzate
come cavallo di Troia dai servizi di intelligence statunitensi è meno
noto. Con le dimissioni forzate di Morales, tuttavia, è oramai
impossibile negare quanto questo sia stato un fattore critico.
Come questa indagine chiarirà, la trama
del colpo di stato non avrebbe potuto avere successo senza
l'approvazione entusiastica dei comandanti militari e di polizia del
paese. E il loro consenso è stato fortemente influenzato dagli Stati
Uniti, dove molti di loro erano stati addestrati e programmati per
l'insurrezione.
Registrazioni audio mostrano ex allievi della School of the Americas pianificare un colpo di Stato
L' audio trapelato che è stato riportato dal sito web di notizie boliviane La Época, e da elperiodicocr.com e da una serie di media nazionali, rivela che vi è stato un coordinamento segreto tra ex ed attuali capi militari, di polizia e dell’opposizione durante il colpo di Stato.
Le registrazioni audio trapelate mostrano
che l'ex sindaco di Cochabamba ed ex candidato alla presidenza, Manfred
Reyes Villa, ha svolto un ruolo centrale nella trama. Reyes è un ex
allievo di WHINSEC (precedentemente nota col nome di School of the
Americas), che attualmente risiede negli Stati Uniti.
Gli altri quattro che vengono presentate o si presentano per nome nell'audio trapelato sono il generale Remberto Siles Vasquez (audio 12); Il colonnello Julio César Maldonado Leoni (audio 8 e 9); Il colonnello Oscar Pacello Aguirre (audio 14) e il colonnello Teobaldo Cardozo Guevara (audio 10). Tutti e quattro questi ex ufficiali militari sono stati allievi della SOA.
Cardozo Guevara, in particolare, si vanta delle sue relazioni con ufficiali attualmente in servizio attivo.
Le identità di questi individui sono confermate da un controllo incrociato tra le liste degli ex allievi della School of the Americas e Facebook, articoli della stampa boliviana locale e registrazioni audio trapelate.
La School of the Americas è un noto sito
di formazione per putschisti latinoamericani, risalente al momento
culminante della Guerra Fredda. Brutali regime change e operazioni di
rappresaglia, da Haiti all'Honduras, sono state condotte da ex allievi
della SOA e alcune delle juntas più sanguinarie nella storia della
regione sono state gestite dagli ex alunni della scuola.
Per molti anni, manifestanti contro la
guerra hanno organizzato veglie di protesta dinanzi al quartier generale
della SOA, presso la base militare di Fort Benning vicino a Columbus,
in Georgia.
Il leader di quelle proteste, padre Roy Bourgeois, ha descritto la SOA come “una scuola di combattimento”. E ha continuato:
“ La
maggior parte dei corsi ruota attorno a ciò che chiamano guerra contro
l'insurrezione. Chi sono gli insorti? Dobbiamo porre questa domanda.
Sono i poveri. Sono i popoli dell’America Latina che chiedono riforme.
Sono i contadini senza terra che hanno fame. Sono operatori sanitari,
sostenitori dei diritti umani, organizzatori sindacali, e diventano gli
insorti, sono visti come "el enemigo" - il nemico. E sono coloro che
diventano i bersagli di chi segue i corsi della School of the Americas. ”
Bourgeois fu espulso dalla Bolivia nel
1977, allorquando si levò contro le violazioni dei diritti umani del
generale Hugo Banzer, un dittatore di destra che era salito al potere
con un colpo di Stato appoggiato dagli USA che abbatté un governo di
sinistra. La storia si ripete oggi che eredi ideologici di Banzer
scacciano dal governo un altro leader socialista, ricorrendo a tattiche
di destabilizzazione collaudate nel tempo.
Nelle registrazioni audio trapelate di
recente, i putschisti discutono piani per incendiare edifici
governativi, per convincere sindacati sensibili agli interessi del mondo
degli affari a organizzare scioperi, e di altre tattiche – tutte tratte
direttamente dai manuali della CIA.
Si allude anche, nell’audio trapelato, al
fatto che il tentativo di colpo di Stato sarebbe stato sostenuto da
vari gruppi evangelici, nonché dal presidente colombiano Iván Duque,
dall'ex presidente colombiano Álvaro Uribe e, specialmente, dal
presidente neofascista brasiliano Jair Bolsonaro.
I putschisti menzionano anche il forte
sostegno dei senatori statunitensi di estrema destra Ted Cruz, Bob
Menéndez e Marco Rubio, che si dice siano molto ascoltati dal presidente
Donald Trump in materia di politica estera USA nell'emisfero
occidentale.
Addetti militari e di polizia a Washington DC: un terreno fertile per le reti di intelligence statunitensi
Mentre la tensione montava nel corso
delle ultime settimane, è stato il comandante generale della polizia
boliviana, Vladimir Yuri Calderón Mariscal, a sbloccare lo stallo,
provocando la rivolta di gran parte della polizia il 9 novembre, appena un giorno prima della dimissioni di Morales .
Nel 2018 Calderón Mariscal è stato Presidente di Police Attachés of Latin America in the United States of America (APALA), con sede a Washington, DC.
APALA
è stato descritto come un programma di "sicurezza multidimensionale"
che lavora per costruire relazioni e connessioni tra le autorità
statunitensi e i funzionari di polizia di molti membri
dell'Organizzazione degli Stati americani.
Alla fondazione di APALA nel 2012,
l'allora segretario generale dell'OAS José Miguel Insulza (al centro
nella foto sotto) ha incontrato la direzione del gruppo.
Oggi APALA accoglie addetti della
polizia di 10 paesi: Brasile, Bolivia, Colombia, Cile, Ecuador, El
Salvador, Panama, Perù, Messico e Repubblica Dominicana.
Secondo la sua pagina Facebook,
il gruppo “è nato, con l'obiettivo di creare, promuovere e rafforzare
legami di solidarietà, amicizia, cooperazione e supporto tra i membri
del gruppo e le loro famiglie attraverso attività sociali e culturali,
che consentano di generare sviluppo integrale ".
Afferma di facilitare "l'integrazione e
lo scambio tra le istituzioni di polizia che la compongono, oltre a
promuovere lo scambio di esperienze di successo sviluppate dalle diverse
forze di polizia dell'America Latina".
Organizzazione misteriosa, APALA ha chiuso il suo sito Web ApalaUSA.com
e non risponde alle chiamate telefoniche. Funziona in qualche modo come
braccio delle agenzie federali statunitensi. La sua piattaforma di
social media, e ora il sito Web defunto, mostrano numerosi incontri e
foto di funzionari e partecipanti APALA insieme a esponenti di FBI, DEA,
ICE (agenzia per l’immigrazione) e altri funzionari statunitensi.
Come ha spiegato Philip Agee nel suo libro Inside the Company,
la CIA spesso utilizza altre agenzie governative statunitensi come
l'FBI e l'USAID, nonché varie organizzazioni di facciata, per svolgere
le sue attività clandestine senza lasciare impronte digitali.
Sotto: partecipanti APALA presso la sede dell'FBI a Washington DC
Uno dei principali tesserati dell'APALA è Alex Zunca,
un agente di polizia di Baltimora che è il direttore degli affari
internazionali della Hispanic National Law Enforcement Association, con
sede a Washington, DC.
L'indirizzo di APALA, indicato sul suo
sito Web ormai defunto, è lo stesso dell'ambasciata del Messico a
Washington, DC. Il gruppo si sarebbe trasferito dall’ambasciata
messicana, almeno tra il 2017 e il 2018 quando il suo sito Web era
attivo, durante l'amministrazione dell'ex presidente messicano americano
Enrique Peña Nieto.
È interessante notare che un collega di Calderón Mariscal, e anche ex presidente dell'APALA, è un ministro associato della polizia federale del Messico di nome Nicolás González Perrin.
Sotto, lo si può vedere seduto accanto a una bandiera nazionale messicana e ad un cappello dell'FBI.
In un'intervista del 2017 al Washington Hispanic, un giornale di Washington in lingua spagnola, González Perrin
ha dichiarato "che APALA tiene riunioni, in modo permanente, con le più
importanti agenzie federali degli Stati Uniti", da INTERPOL a DEA, ICE e
FBI, che lavorano con noi, in base a bisogni reciproci”.
Un altro importante tesserato di APALA è
Hector Ivan Mejia Velasquez, ex commissario generale della polizia
nazionale dell'Honduras, che ha condotto operazioni brutali contro i manifestanti nel suo paese e pubblica regolarmente post anti-sinistra nei social media.
Le telefonate al contatto pubblico
di APALA, il cui nome sembra essere Alvaro Andrade, non hanno ricevuto
risposta. Le mie chiamate al suo numero, localizzato a Rockville, nel
Maryland, sono andate direttamente a un messaggio vocale che diceva
trattarsi di un contatto riservato. Il webmaster dell'ex sito Web di
APALA è Mario Ruiz Madrigal, un ingegnere di sistema residente in
Messico.
APALA, la cui pagina Facebook Andrade
sembra funzionare, ha lavorato anche con altri agenti di polizia
boliviani, come l'addetto alla polizia boliviana Heroldina Henao.
L'altro elemento-chiave che ha contribuito a realizzare il colpo di Stato del 10 novembre è il generale Williams Kaliman, l'attuale capo dell'esercito della Bolivia. Ha servito come addetto militare dell'ambasciata
del suo paese a Washington, DC nel 2013. Un decennio prima, era stato
allievo della SOA. Poco si sa del suo soggiorno negli Stati Uniti.
In momenti diversi, sia Kaliman che
Calderón Mariscal sembrano essere stati fedeli o hanno finto lealtà
verso il governo costituzionale, ma alla fine si sono separati da esso o
sono stati convinti nel tempo a realizzare un putsch militare.
Da parte sua, il presidente deposto
Morales ha affermato che, a un membro della sua squadra di sicurezza,
sono stati offerti $ 50.000 per tradirlo.
Il colpo di Stato del 10 novembre non si è
materializzato dal nulla. Gli ultimi eventi boliviani sono intimamente
collegati al tentativo degli Stati Uniti di influenzare le forze
militari e di polizia all'estero attraverso programmi come SOA e APALA.
Mentre il presidente degli Stati Uniti Donald Trump esalta
il golpe come un "momento significativo per la democrazia nell'emisfero
occidentale", i boliviani sono improvvisamente caduti sotto il
controllo di un regime militare di fatto.
Jeb Sprague è
ricercatore associato presso l'Università della California, a Riverside,
e precedentemente ha insegnato presso UVA e UCSB. È autore di
"Globalizzazione dei Caraibi: economia politica, cambiamento sociale e
classe capitalista transnazionale" (Temple University Press, 2019),
"Paramilitarismo e l'assalto alla democrazia ad Haiti" (Monthly Review
Press, 2012), ed è l'editore di "Globalizzazione e capitalismo
transnazionale in Asia e Oceania" (Routledge, 2016). È co-fondatore
della Network for the Critical Studies of Global Capitalism. Visita il
suo blog all'indirizzo: http://jebsprague.blogspot.com
Ossin pubblica articoli che considera onesti, intelligenti e ben documentati. Ciò non significa che ne condivida necessariamente il contenuto. Solo, ne ritiene utile la lettura
Preso da: https://www.ossin.org/bolivia/2562-i-golpisti-boliviani-sono-stati-addestrata-dalla-school-of-the-americas-dell-esercito-usa-e-dallo-fbi
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