Ancora una volta i RATTI che occupano la Libia si scontrano tra
loro, questo è uno degli articoli che si trovano sui media italiani: http://www.repubblica.it/esteri/2018/08/27/news/libia_violenti_scontri_tra_milizie_a_tripoli-205041237/?refresh_ce
TRIPOLI – La situazione torna ad infiammarsi in Libia, dove secondo quanto riportato da Lybian Express milizie
rivali si stanno scontrando in varie zone di Tripoli. Testimoni
riferiscono di mezzi corazzati sulle strade e posti di blocco presidiati
da pezzi di artiglieria pesante. Gli scontri, secondo le fonti,
interessano l’intersezione di Wadi Al-Rabee, a sud-est di Tripoli e poi
quelle di Al-Khaila e il campo di Yarmouk a sud. Le autorità hanno messo
in stato di allerta tutti gli ospedali e le cliniche private, invitando
a prestare immediato soccorso ai feriti. E perfino Reporter senza
Frontiere ha lanciato un appello ai giornalisti sul campo perché
esercitino la massima attenzione
Le autorità del distretto militare denunciano il “tentativo di
alcuni gruppi armati di schierarsi nei sobborghi della Grande Tripoli e
di minacciare di usare la forza” contro i soldati. Secondo un comunicato
pubblicato dalle autorità libiche e citato dal quotidiano Libya Observer,
questi tentativo potrebbero “far precipitare la regione in un
nuovo conflitto armato”. Per ora l’esercito che presidia la capitale
ha sottolineato la “ferma intenzione” di fermare “tutti coloro che
tentano di destabilizzare la città o terrorizzare la popolazione
pacifica e trascinare tutti in una nuova guerra che non può avere
vincitori e nè vinti”. Il quotidiano libico riporta che la settima
brigata e le forze di sicurezza centrale, entrambe provenienti dalla
città di Tarhouna, sono attualmente di stanza nel distretto di Qaser Bin
Ghashir, nella Grande Tripoli, e stanno cercando di avanzare
ulteriormente in altri distretti della capitale.
La scorsa settimana, la missione dell’Onu in Libia ha invitato il
governo di accordo nazionale libico a perseguire i gruppi armati che
stanno impedendo il buon funzionamento delle istituzioni statali del
paese nordafricano, accusando “i membri delle brigate che agiscono
nominalmente sotto l’egida del ministero degli Interni del governo di
accordo nazionale stanno attaccando le istituzioni sovrane e impediscono
loro di operare in modo efficace”.
Nelle stesse ore in cui a Tripoli risale la tensione, il presidente
francese Emmanuel Macron ha confermato oggi la sua determinazione a far
rispettare l’accordo di Parigi del maggio scorso sulla Libia, che
prevede tra l’altro elezioni a dicembre. “Io credo molto profondamente
al ripristino della sovranità libica – ha detto Macron, parlando a
Parigi in occasione della conferenza degli ambasciatori In questo Paese
diventato il teatro di tutti gli interessi esterni, il nostro ruolo è di
riuscire a far camminare l’accordo di Parigi del maggio scorso”.
QUELLO CHE NON CI DICONO è che questi gruppi, milizie sono tutti
occupanti illegali della Libia gia dal 2011, cè chi accusa una milizia
di Tarhuna di avere iniziato gli attacchi.
Il sito Libya24 parla della partenza dell’ ambasciatore italiano Perrone da Tripoli, a seguito degli scontri.
Il sito russo Za-Kaddafi, che riprende una pagina facebook annuncia addirittura la partenza di Serraji da Tripoli, via mare.
Staremo a vedere, ma una cosa è certa, come purtoppo avevo previsto
non cè pace trai ratti che occupano la Libia , ed a pagare sono sempre i
cittadini inermi ed innocenti.
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