23 agosto 2014
Il gruppo armato sarebbe capeggiato da un ex boss mafioso e starebbe tentando di ottenere fondi dal governo di Tripoli.
Un gruppo armato denominato "Brigata 48" sarebbe in
azione da qualche settimana in Libia per impedire alle barche dei
migranti di salpare verso l'Italia. Sarebbe questa, quindi, la causa del
calo di sbarchi che si è registrato sulle nostre coste negli ultimi due
mesi. A luglio gli arrivi dal Nord Africa sono calati del 50% rispetto
al 2016. A capo del gruppo, che starebbe cercando di accreditarsi presso
il governo di Tripoli, vi sarebbe un ex boss mafioso.
Il gruppo starebbe operando a Sabratha, località usata dai trafficanti
di esseri umani per iniziare i pericolosi viaggi nel mar Mediterraneo.
Una volta bloccati, i profughi sarebbero rinchiusi in un centro di
detenzione. Fonti locali, che hanno chiesto l'anonimato, hanno spiegato
che il gruppo è composto da alcune centinaia di "civili, poliziotti,
militari" e "lavora a terra, sulla spiaggia, per impedire che i migranti
partano su barche dirette in Italia". A capo dell'organizzazione vi
sarebbe "un ex boss della mafia".
Le fonti hanno riferito che
il gruppo armato gestisce un centro di detenzione per i migranti e che
starebbe tentando di ottenere legittimazione e fondi da Tripoli e dal
governo di unità nazionale. Se la brigata non dovesse ottenere i
finanziamenti potrebbe smettere di operare.
Preso da: http://www.tgcom24.mediaset.it/mondo/libia-il-giallo-della-brigata-48-che-ferma-i-migranti-in-partenza-per-l-italia_3090423-201702a.shtml
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