Questo articolo è uscito il 28 gennaio 2024, ma leggendolo sembra che sia di oggi, gli attacchi contro i civili continuano, gli assassini e gli invasori sono sempre gli stessi, ( hanno solo cambiato nome).
Si diffonde l’insurrezione in Libia contro il governo fantoccio della NATO.
Secondo i media occidentali: si tratterebbe di “scontri tribali”.
(Traduzione di Luciano Lago)
Fonti della resistenza libica, affermano che “si è sviluppata l’insurrezione per il recupero dell’onore, della dignità e dell’indipendenza del popolo libico e questa è stata attaccata dalle forze degli invasori e colonialisti della NATO e degli USA ”, informano circa la avvenuta restaurazione della sicurezza in generale nelle zone di Sabha ,Shati, Ubari, Murzuq e Gath.
Inoltre le stesse fonti della resistenza informano che la NATO sta pagando 12.000 dinari a mercenari e traditori, attraverso il loro governo di fatto instaurato in Libia, per combattere contro la resistenza.
Queste stesse fonti denunciano che sono stati utilizzati i gas nei bombardamenti effettuati a sud ed a est di Tripoli, secondo quanto si è saputo dall’ospedale civile di Al Zahra, che ha attestato l’infezione di civili innocenti. Inoltre vengono denunciati bombardamenti al fosforo bianco, proibito a livello internazionale, per mezzo di caccia bombardieri della NATO. La Resistenza ha chiesto alla Russia di fare una denuncia urgente al Consiglio di Sicurezza dell’ONU per condannare queste azioni genocide contro una popolazione indifesa.
Il sud della Libia assicurano che è stato praticamente liberato della presenza di mercenari estremisti e traditori al servizio dei cospiratori della NATO e dell’ONU, dopo dei duri bombardamenti che si stanno effettuando questi giorni con l’aiuto dei traditori di Misurata. Le città del sud festeggiano il trionfo con le immagini del leader Mohamar Gheddafi, innalzando bandiere verdi e scrivendo slogan per contrastare la miserabile propaganda degli invasori – alimentando al Jamahirya Libia, mentre un comunicato della resistenza Verde “chiama il popolo patriota della Libia a non opporsi alla resistenza che lavora per conservare l’unità di tutte le tribù e le invita ad unirsi alle forze di liberazione che garantiranno la sua sicurezza e tutti i cittadini saranno trattati in conformità alle norme internazionali”.
Gli insorti assicurano che hanno formato un esercito con più di 250.000 combattenti “attrezzati per far fronte agli invasori” ed informano della cattura avvenuta da parte delle forze di liberazione della Jamihiriya di grandi quantità di materiale bellico e di veicoli con artiglieria nella base aerea di Sabha, utilizzati per la difesa delle zone liberate . “Nella stessa città avvisano, dove vari commandos di Tuareg si stanno situando alle porte di questa per contribuire a consolidare la lotta di liberazione. Tutto questo dopo che vi è stato qui lo scenario di una dura battaglia tra bande rivali di mercenari e soldati dello Stato Maggiore Generale nella quale sono morti più di 200 soldati governativi e si stimano circa 180 feriti. La resistenza approfitta della delle contrapposizioni per stabilirsi in altre zone liberate”.
Ristabilimento dell’ordine
In altro ordine di cose, le stesse fonti annunciano che “hanno messo fine alla emarginazione alla sottomissione ed alla privazione di diritti della popolazione;ai furti ed alle rapine, agli gli assassini effettuati dalle bande armate e portati a termine dopo la perdita della sovranità e dell’ordine. Così come per le aggressioni razziste verificatesi”.
In un comunicato ufficiale gli insorti chiedono alla comunità internazionale ed all’ONU “di espellere tutte le truppe straniere ed i mercenari contrattati dalla NATO e dagli USA, così come le interferenze nei nostri fatti interni, con l’avviso che, in caso contrario, si prenderanno severe rappresaglie come risposta per conservare il nostro onore e la dignità, questo dopo aver analizzato la situazione globale del paese e le possibilità di recuperare la sovranità. Gli insorti ricordano, nello stesso comunicato, che loro non volevano né la guerra né la divisione del paese né la povertà che che si diffonde con tutte queste azioni e denunciano la doppia morale e gli interessi economici della invasione della Libia – in tutte le parti del mondo si sapeva che i mercenari contrattati dagli USA e dalla NATO non hanno mai combattuto per la democrazia e la libertà .. molti libici sono stati ingannati dai cospiratori occidentali ed hanno trasformato un governo delle masse in un governo di mafie al servizio del nemico imperialista”.
Commandos di tuareg della resistenza libica alle porte di Sabha
Assassinato a colpi di fucile il vice promo ministro dell’Industria e si è dimesso il Ministro degli esteri
“Precisamente per protesta contro i bombardamenti fatti con armi proibite dalla comunità internazionale e per lo spargimento di sangue , si è dimesso il ministro degli esteri. Come afferma un comunicato. Altri cinque ministri, aggiunge, temono di finire eliminati come traditori della patria”.
D’altra parte nella Sirte muore assassinato il vice ministro dell’industria , Hassan al –Drouin .
Secondo le autorità l’attacco è arrivato alcune ore dopo la morte di almeno 19 persone e di 20 feriti, avutisi negli scontri tribali avvenuti nel sud del paese. Secondo il giornalista internazionale Eloy Prdo, è stata la “primavera araba” che ha portato il paese nel caos e non si profila una soluzione nel prossimo futuro.
Le posizioni conquistate dalla Resistenza libica
Da ultimo a Tripoli il governo ufficiale imposto dalla NATO ha decretato lo stato di “massima allerta” per timore di essere sorpreso dalla resistenza, vista la solidarietà che la popolazione arriva a dimostrare per le forze di liberazione.
Fonte: El Espia digital
Preso da: http://www.controinformazione.info/attacchi-con-gas-effettuati-dal-governo-libico-marionetta-della-nato-contro-insorti-e-civili-nel-sud-della-libia/
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