AUTORE: Linda S.Heard
Tradotto da Tradotto da Mauro Manno
Molti nel mondo musulmano e altrove si stanno facendo questa domanda: Quali sono le vere ragioni che hanno spinto gli Stati Uniti ad invadere l’Iraq e li spingono oggi a volere il rovesciamento dei governi di Siria e Iran? Malgrado tutte le loro pose grandiose, in verità, l’Iraq, la Siria e l’Iran non hanno mai rappresentato una minaccia diretta agli Stati Uniti. In termini molto semplici, sono troppo lontani dal nostro paese. E allora perché gli Stati Uniti sono così desiderosi di sacrificare tante vite umane e tanti denari per cambiare i regimi di quei paesi solo perché non gli piacciono?
Le teorie abbondano. In testa alla lista c’è la ricerca degli USA del petrolio, una risorsa non rinnovabile, in via di diminuzione.
In ogni guerra, ancora prima della gente, occorre assassinare la verità. Guerra alla libia: 100000 morti, 240000 persone ancora cercate, 78000 dispersi. 10300 donne violentate, 350000 rifugiati.
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venerdì 15 maggio 2015
lunedì 11 maggio 2015
La balcanizzazione del Sudan: il ridisegno del Medio Oriente e Africa del Nord
Piccola nota: avete notato che dopo l' agressione alla Libia, dove il Sudan ha partecipato con i suoi soldati regolari, a fianco dei RATTI/ribelli,( ed anche questo lo sanno in pochissimi) non si parla più dei fantomatici "crimini" del governo Sudanese? ma vediamo cosa è previsto per il Sudan in questo interessante articolo.
By Mahdi Darius Nazemroaya
Global Research, January 25, 2011
Il Sudan è una nazione diversa e un paese che rappresenta la pluralità dell’Africa delle varie tribù, clan, etnie, gruppi religiosi. Tuttavia l’unità del Sudan è in questione, mentre si parla di nazioni unificanti e del giorno della creazione degli Stati Uniti d’Africa attraverso l’Unione africana.
La ribalta è per il referendum del gennaio 2011 in Sud Sudan. L’amministrazione Obama ha annunciato ufficialmente che sostiene la separazione del Sudan meridionale dal resto del Sudan.
La balcanizzazione del Sudan è quello che è veramente in gioco. Per anni i dirigenti ed i funzionari del Sud Sudan sono stati sostenuti dagli USA e dall’Unione europea.
By Mahdi Darius Nazemroaya
Global Research, January 25, 2011
Il Sudan è una nazione diversa e un paese che rappresenta la pluralità dell’Africa delle varie tribù, clan, etnie, gruppi religiosi. Tuttavia l’unità del Sudan è in questione, mentre si parla di nazioni unificanti e del giorno della creazione degli Stati Uniti d’Africa attraverso l’Unione africana.
La ribalta è per il referendum del gennaio 2011 in Sud Sudan. L’amministrazione Obama ha annunciato ufficialmente che sostiene la separazione del Sudan meridionale dal resto del Sudan.
La balcanizzazione del Sudan è quello che è veramente in gioco. Per anni i dirigenti ed i funzionari del Sud Sudan sono stati sostenuti dagli USA e dall’Unione europea.
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venerdì 8 maggio 2015
Il piano sionista per il Medio Oriente
Tradotto e curato da
Israel Shahak
L'Israele di Theodore Herzl (1904) e di Rabbi Fischmann (1947)
Nei suoi diari complete, vol. II. p. 711, Theodore Herzl, fondatore del sionismo, dice che l'area dello Stato ebraico si estende: ". Dal torrente d'Egitto al fiume Eufrate"
Rabbi Fischmann, membro dell'Agenzia Ebraica per la Palestina, ha dichiarato nella sua testimonianza al comitato speciale delle Nazioni Unite su richiesta del 9 luglio 1947 "La Terra Promessa si estende dal fiume d'Egitto fino all'Eufrate, include parti di Siria e Libano. "
da
Oded Yinon di
"Una strategia per Israele negli anni Ottanta"
Pubblicato dalla
Associazione di arabo-americano Laureati, Inc.
Belmont, Massachusetts, 1982
Speciale Documento n ° 1 (ISBN 0-937694-56-8)
Israel Shahak
L'Israele di Theodore Herzl (1904) e di Rabbi Fischmann (1947)
Nei suoi diari complete, vol. II. p. 711, Theodore Herzl, fondatore del sionismo, dice che l'area dello Stato ebraico si estende: ". Dal torrente d'Egitto al fiume Eufrate"
Rabbi Fischmann, membro dell'Agenzia Ebraica per la Palestina, ha dichiarato nella sua testimonianza al comitato speciale delle Nazioni Unite su richiesta del 9 luglio 1947 "La Terra Promessa si estende dal fiume d'Egitto fino all'Eufrate, include parti di Siria e Libano. "
da
Oded Yinon di
"Una strategia per Israele negli anni Ottanta"
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giovedì 7 maggio 2015
"Grande Israele": Il piano sionista per il Medio Oriente Il famigerato "Piano di Oded Yinon".
Torna ad essere di interesse generale conoscere la storia del medio oriente, per tutte le guerre che ivi sono combattute sia per interessi economici (petrolio e gas) ma in particolare per le diatribe tra le regioni ed etnie e religioni.
Proponiamo una lettura de "Il piano sionista per il Medio Oriente" curato dallo studioso Israel Shahak e tradotto con l'ausilio di google
Sa Defenza
Storia Ebraica e Giudaismo: il peso di tre millenni
"Shahak è il più recente, se non l’ultimo, dei grandi profeti"
Proponiamo una lettura de "Il piano sionista per il Medio Oriente" curato dallo studioso Israel Shahak e tradotto con l'ausilio di google
Sa Defenza
Storia Ebraica e Giudaismo: il peso di tre millenni
"Shahak è il più recente, se non l’ultimo, dei grandi profeti"
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mercoledì 6 maggio 2015
La vendetta del piano Yinon? Panorama di caos nel mondo arabo
30/6/2014
Global Research.
Il Medio Oriente e il Nordafrica sono stati trasformati in un arco d’instabilità, che parte dall’Iraq e dal Golfo Persico, e arriva fino alla Libia e la Tunisia. In quasi ogni angolo del mondo arabo e del Medio Oriente sembrano esserci caos e violenza, e il massacro non sembra aver fine.
C’è un Paese, nella regione, che però brilla di soddisfazione. Tel Aviv ha ottenuto carta bianca dall’instabilità di cui, insieme a Washington, è l’artefice. Il caos tutt’intorno ha permesso a Israele di procedere con ulteriori annessioni di territorio palestinese in Cisgiordania, mentre pretende di discutere di pace con l’Autorità palestinese dell’irrilevante Mahmoud Abbas. Ciò che gli serve, ora, è una guerra degli Stati Uniti contro l’Iran e i suoi alleati.
Global Research.
Il Medio Oriente e il Nordafrica sono stati trasformati in un arco d’instabilità, che parte dall’Iraq e dal Golfo Persico, e arriva fino alla Libia e la Tunisia. In quasi ogni angolo del mondo arabo e del Medio Oriente sembrano esserci caos e violenza, e il massacro non sembra aver fine.
C’è un Paese, nella regione, che però brilla di soddisfazione. Tel Aviv ha ottenuto carta bianca dall’instabilità di cui, insieme a Washington, è l’artefice. Il caos tutt’intorno ha permesso a Israele di procedere con ulteriori annessioni di territorio palestinese in Cisgiordania, mentre pretende di discutere di pace con l’Autorità palestinese dell’irrilevante Mahmoud Abbas. Ciò che gli serve, ora, è una guerra degli Stati Uniti contro l’Iran e i suoi alleati.
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martedì 5 maggio 2015
Il piano di “balcanizzazione” del Medio Oriente conforme al progetto della “Grande Israele”
2 novembre 2014
Dal piano Yinon allo schema Yaalon: balcanizzazione della Libia, dell’Iraq, della Siria, secondo Israele
di Alfredo Jalife-Rahme
Nel corso del suo viaggio di cinque giorni negli Stati Uniti, il ministro della Difesa israeliano, Moshe Yaalon, ha dichiarato, in una intervista con Steve Inskeep, nella edizione del mattino, del canale NPR , che “le frontiere del Medio Oriente sono instradate verso un cambiamento definitivo” (sic). Yaalon segue alla lettera il piano di balcanizzazione del Medio Oriente elaborato nel 1982 nel “Plan Yinon” (il piano conosciuto come quello della “grande Israele”).Vedi: Greater Israel”: The Zionist Plan for the Middle East
Dal piano Yinon allo schema Yaalon: balcanizzazione della Libia, dell’Iraq, della Siria, secondo Israele
di Alfredo Jalife-Rahme
Nel corso del suo viaggio di cinque giorni negli Stati Uniti, il ministro della Difesa israeliano, Moshe Yaalon, ha dichiarato, in una intervista con Steve Inskeep, nella edizione del mattino, del canale NPR , che “le frontiere del Medio Oriente sono instradate verso un cambiamento definitivo” (sic). Yaalon segue alla lettera il piano di balcanizzazione del Medio Oriente elaborato nel 1982 nel “Plan Yinon” (il piano conosciuto come quello della “grande Israele”).Vedi: Greater Israel”: The Zionist Plan for the Middle East
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