Andreas Mountzouroulias, FRN 28 novembre 2019
Nuovi
dettagli sono emersi dopo l’accordo di Ankara-Tripoli. Il presidente
turco Recep Tayyip Erdogan incontrava Fayaz al-Saraj del governo dei
fratelli musulmano libici ad Ankara. L’incontro durò 2 ore e pochi
dettagli emersero inizialmente per ovvie ragioni. Una dichiarazione
turca sull’incontro menzionava solo: “Abbiamo firmato col governo di
Tripoli un protocollo d’intesa su sicurezza e cooperazione militare,
mentre allo stesso tempo abbiamo firmato un protocollo d’intesa sul
mare, derivante dal diritto internazionale”, senza citare esattamente
quale diritto internazionale, in quanto non esiste un diritto
internazionale a sostegno delle affermazioni di Erdogan. I media turchi,
interamente controllati da Erdogan, continuano il caso. Darebbe essere
un accordo a due che va approvato da altri Paesi per legittimarsi, ma
con tali mosse i turchi creano un clima di ostilità nel Mediterraneo
orientale. E non va dimenticata la lettera di Ankara alle Nazioni Unite,
che annulla difatti le zone economiche esclusive greche e cipriote.
Cosa
dicono i turchi: “Ieri è stato concluso un accordo storico ad Ankara
che ha posto fine all’occupazione della Grecia nel Mediterraneo. Per 15
anni, Atene e Nicosia hanno operato illegalmente, ma l’accordo
Ankara-Tripoli pone fine alle ambizioni di questi Paesi. Con questo
accordo, blocchiamo la futura firma di una ZEE da parte della Grecia”.
Vi erano persino riferimenti a Creta dai turchi. La cosa strana, come si
vede dalle mappe, è il riferimento a Imia, o Kardak, come la chiamano i
turchi. Qualcosa di speciale è stato pianificato dai turchi, la
situazione odora di conflitto!
“Di comune accordo, il tentativo della Grecia d’invadere il Mediterraneo andrà in rovina, mentre Turchia e Libia acquisiranno potere marittimo a sud di Creta e nei dintorni di Cipro”, aveva detto un giornale pro-Erdogan, aggiungendo che “a seguito degli sviluppi nel Mediterraneo orientale diventa ancora più urgente la necessità di delimitare le zone marittime tra Turchia e Libia”.
“Di comune accordo, il tentativo della Grecia d’invadere il Mediterraneo andrà in rovina, mentre Turchia e Libia acquisiranno potere marittimo a sud di Creta e nei dintorni di Cipro”, aveva detto un giornale pro-Erdogan, aggiungendo che “a seguito degli sviluppi nel Mediterraneo orientale diventa ancora più urgente la necessità di delimitare le zone marittime tra Turchia e Libia”.
Traduzione di Alessandro Lattanzio
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