26 maggio 2019
Dopo aver perso la quasi totalità del territorio in Siria e Iraq,
vedendo così tramontare forse per sempre l’idea del “Ccaliffato”, i
vertici dello Stato islamico sembrano aver modificato la strategia per
privilegiare la guerriglia.
Uno dei siti di informazione legato al gruppo jihadista ha diffuso le
diverse tecniche di combattimento e invita i miliziani ad approfondirne
le conoscenze.
Nelle ultime settimane la rivista online al-Naba, legata al
gruppo fondamentalista, ha incoraggiato i propri lettori ad adottare le
tattiche della guerriglia, pubblicando istruzioni dettagliate su come
compiere le cosiddette azioni “mordi e fuggi”. I leader jihadisti hanno
deciso di adottare questa tipologia di combattimento, che potrebbe
essere utilizzata oltre i confini di Siria e Iraq.
Analisti ed esperti ricordano che l’Isis già in passato, seppur in
modo saltuario, aveva adottato questa tecnica. Oggi, tuttavia, essa
viene formalizzata attraverso linee guida che la delineano come
procedura standard nel contesto delle operazioni militari.
Del resto la nuova tattica adottata dallo Stato islamico sembra
essere vincente, come testimoniano i numerosi attacchi che si sono
registrati nell’ultimo periodo in Iraq e Siria, anche in aree che non
erano state occupate dalle milizie del Califfo.
“La triste realtà – sottolinea Rita Katz, direttore esecutivo di Site
Intelligence Group – è che l’Isis è ancora molto pericoloso”. Hassan
Abu Hanieh, esperto giordano di islam, conferma che l’Isis ha usato di
recente tattiche di guerriglia e per conquistare – anche solo per un
breve periodo – cittadine e guadagnare visibilità.
La stessa tattica adottata da molti anni dai talebani afghani.
(con fonte Asianews)
Foto Stato Islamico
Preso da:https://www.analisidifesa.it/2019/05/caduto-il-califfato-lisis-punta-sulla-guerriglia-per-rilanciare-il-jihad/
Nessun commento:
Posta un commento