L'arte della guerra
Global Research, December 11, 2018
Dal rapporto ufficiale 2018 dalla Commissione incaricata dal Congresso degli
Stati uniti di vagliare la strategia di difesa nazionale, emerge come
Washington sia disposta a tutto pur di conservare la «ineguagliata
potenza militare» su cui gli Usa basano il loro impero, che si sta
sgretolando con l’emergere di un mondo multipolare.
A prima vista sembra la sceneggiatura di un film catastrofico di Hollywood. È invece uno degli scenari prospettati nel rapporto ufficiale 2018 dalla Commissione incaricata dal Congresso degli Stati uniti di vagliare la strategia di difesa nazionale:
Dalla Seconda guerra mondiale gli «Stati uniti hanno guidato la costruzione di un mondo di inusuale prosperità, libertà e sicurezza. Tale realizzazione, di cui essi hanno enormemente beneficiato, è stata resa possibile dalla ineguagliata potenza militare Usa». Ora però la loro potenza militare – «spina dorsale della influenza globale e sicurezza nazionale Usa» – si è erosa a un livello pericoloso. Ciò è dovuto al fatto che «competitori autoritari – specialmente Cina e Russia – stanno cercando l’egemonia regionale e i mezzi per proiettare potenza su scala globale».
Sarà una tragedia di imprevedibile ma forse tremenda dimensione – avverte la Commissione – se gli Stati permettono che i propri interessi nazionali siano compromessi per mancanza di volontà di fare «scelte dure e necessari investimenti». Propone quindi un ulteriore aumento della spesa militare statunitense (già oggi equivalente a un quarto del bilancio federale) nella misura netta del 3/5 per cento annuo, soprattutto per accrescere il dispiegamento di forze statunitensi (sottomarini, bombardieri strategici, missili a lungo raggio) nella Regione Indo-Pacifica dove «sono attivi quattro dei nostri cinque avversari (il quinto è l’Iran): Cina, Nord Corea, Russia e gruppi terroristi».
La visione strategica che emerge dal rapporto congressuale – ancora più preoccupante se si pensa che la Commissione è formata pariteticamente da repubblicani e democratici – non lascia dubbi. Gli Stati uniti – che dal 1945 hanno provocato con le loro guerre 20/30 milioni di morti (più centinaia di milioni causati dagli effetti indiretti delle guerre) per «costruire un mondo di inusuale prosperità, libertà e sicurezza, di cui essi hanno enormemente beneficiato» – sono disposti a tutto pur di conservare la «ineguagliata potenza militare» su cui basano il loro impero, che si sta sgretolando con l’emergere di un mondo multipolare.
La Commissione congressuale prospetta a tal fine scenari di aggressione agli Stati uniti, i quali altro non sono che l’immagine speculare della strategia aggressiva, quella degli Usa, che rischia di portare il mondo alla catastrofe.
A prima vista sembra la sceneggiatura di un film catastrofico di Hollywood. È invece uno degli scenari prospettati nel rapporto ufficiale 2018 dalla Commissione incaricata dal Congresso degli Stati uniti di vagliare la strategia di difesa nazionale:
«Nel 2019, in base a false notizie su atrocità contro le popolazioni russe in Lettonia, Lituania ed Estonia, la Russia invade questi paesi. Mentre le forze Usa e Nato si preparano a rispondere, la Russia dichiara che un attacco alle sue forze in questi paesi sarà considerato un attacco alla Russia stessa, prospettando una risposta nucleare. Sottomarini russi attaccano i cavi transatlantici in fibra ottica e hackers russi interrompono le reti elettriche negli Usa, mentre le forze militari russe distruggono i satelliti militari e commerciali Usa. Le maggiori città statunitensi vengono paralizzate, mettendo fuori uso Internet e cellulari».La Commissione bipartisan, composta da sei repubblicani e sei democratici, prospetta uno scenario analogo in Asia: nel 2024 la Cina effettua un attacco di sorpresa contro Taiwan, occupandola, e gli Stati uniti non sono in grado di intervenire a un costo accettabile perché le capacità militari cinesi hanno continuato a crescere, mentre quelle statunitensi sono stagnanti a causa della insufficiente spesa miitare. Tali scenari – chiarisce la Commissione – esemplificano il fatto che «la sicurezza e il benessere degli Stati uniti sono a rischio più di quanto lo siano stati negli scorsi decenni».
Dalla Seconda guerra mondiale gli «Stati uniti hanno guidato la costruzione di un mondo di inusuale prosperità, libertà e sicurezza. Tale realizzazione, di cui essi hanno enormemente beneficiato, è stata resa possibile dalla ineguagliata potenza militare Usa». Ora però la loro potenza militare – «spina dorsale della influenza globale e sicurezza nazionale Usa» – si è erosa a un livello pericoloso. Ciò è dovuto al fatto che «competitori autoritari – specialmente Cina e Russia – stanno cercando l’egemonia regionale e i mezzi per proiettare potenza su scala globale».
Sarà una tragedia di imprevedibile ma forse tremenda dimensione – avverte la Commissione – se gli Stati permettono che i propri interessi nazionali siano compromessi per mancanza di volontà di fare «scelte dure e necessari investimenti». Propone quindi un ulteriore aumento della spesa militare statunitense (già oggi equivalente a un quarto del bilancio federale) nella misura netta del 3/5 per cento annuo, soprattutto per accrescere il dispiegamento di forze statunitensi (sottomarini, bombardieri strategici, missili a lungo raggio) nella Regione Indo-Pacifica dove «sono attivi quattro dei nostri cinque avversari (il quinto è l’Iran): Cina, Nord Corea, Russia e gruppi terroristi».
La visione strategica che emerge dal rapporto congressuale – ancora più preoccupante se si pensa che la Commissione è formata pariteticamente da repubblicani e democratici – non lascia dubbi. Gli Stati uniti – che dal 1945 hanno provocato con le loro guerre 20/30 milioni di morti (più centinaia di milioni causati dagli effetti indiretti delle guerre) per «costruire un mondo di inusuale prosperità, libertà e sicurezza, di cui essi hanno enormemente beneficiato» – sono disposti a tutto pur di conservare la «ineguagliata potenza militare» su cui basano il loro impero, che si sta sgretolando con l’emergere di un mondo multipolare.
La Commissione congressuale prospetta a tal fine scenari di aggressione agli Stati uniti, i quali altro non sono che l’immagine speculare della strategia aggressiva, quella degli Usa, che rischia di portare il mondo alla catastrofe.
Manlio Dinucci
VIDEO (PandoraTV) :
The original source of this article is ilmanifesto.it / PandoraTV
Copyright © Manlio Dinucci, ilmanifesto.it / PandoraTV, 2018
Nessun commento:
Posta un commento