Di Vanessa Tomassini.
Venerdì 30 novembre la tribù Gheddafi a Sirte ha espulso una
delegazione di dignitari provenienti dalla regione orientale della Libia
per cercare di raggiungere una riconciliazione. “La delegazione –
afferma un giovane appartenente alla famiglia Gheddafi – comprendeva
rappresentanti delle tribù che hanno partecipato a rovesciare il
colonnello Muammar Gheddafi nel 2011. Sono venuti qui a Sirte, nell’area
di Abu Hadi dove nacque Muammar, nella Valle di Garif, ma i giovani
Qadhafeh hanno rifiutato la pace e li hanno rispediti a casa”.
Il motivo del rifiuto sarebbe il mancato raggiungimento di alcune condizioni fondamentali per qualsiasi accordo tra cui le più importanti: la consegna del corpo di Muammar Gheddafi affinchè possa avere degna sepoltura in Sirte, la rimozione del divieto politico per Saif al-Islam Gheddafi, il rilascio dei prigionieri e le scuse alla tribù Gheddafi. Finchè queste richieste non verranno soddisfatte, una riconciliazione sembra ancora troppo prematura.
Il motivo del rifiuto sarebbe il mancato raggiungimento di alcune condizioni fondamentali per qualsiasi accordo tra cui le più importanti: la consegna del corpo di Muammar Gheddafi affinchè possa avere degna sepoltura in Sirte, la rimozione del divieto politico per Saif al-Islam Gheddafi, il rilascio dei prigionieri e le scuse alla tribù Gheddafi. Finchè queste richieste non verranno soddisfatte, una riconciliazione sembra ancora troppo prematura.
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