di PAOLO DI REMIGIO (FSI Teramo)
I greci avevano due termini per indicare
il governo dei competenti e il governo dei ricchi: chiamavano il primo
‘aristocrazia’, il secondo ‘oligarchia’.
La nostra società sconsolatamente borghese non distingue più. Scrive Sabino Cassese:
“Le banche centrali non possono avere
istruzioni dai governi, né sottostare a loro direttive, i loro dirigenti
non possono essere rimossi, le loro competenze sono esclusive, la loro
indipendenza finanziaria e organizzativa è piena. Tutto questo per
sottrarre la politica monetaria alle influenze dei governi, per
assicurare la stabilità dei prezzi e il controllo indipendente dei tassi
di interesse”.
Tutto questo, scrive il giurista, per evitare la tirannide della maggioranza.
Se però sono indipendenti dai governi,
dai parlamenti e dalla magistratura, le banche centrali esercitano
potere ASSOLUTO, cioè sciolto dalle leggi: un potere dispotico, dunque,
una tirannia che non è affatto addolcita dall’essere esercitata da una
minoranza.
E non consola affatto che si diventi
banchieri centrali per competenza; le loro scelte, a partire proprio
dalla stabilità dei prezzi, hanno infatti conseguenze sulla
distribuzione della ricchezza, sono sempre eminentemente politiche.
Preso da: http://appelloalpopolo.it/?p=45508
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