Secondo le ultime stime, il debito interno statunitense ha raggiunto il triste record 5,6 trilioni di dollari. Al debito interno, occorre poi sommare quello detenuto da soggetti privati, cioè persone fisiche, finanza e grandi aziende o enti, che ammonta al colossale imoporto 15,3 trilioni di dollari. Volendo rinfrescarci la memoria, occorre ricordare che un trilione di dollari equivale a 1 miliardo di miliardi degli stessi: un’enormità.
Per comprendere meglio l’entità dei macro numeri, nello scorso febbraio il debito pubblico italiano ha toccato i 2.295 miliardi di euro. Secondo gli analisti economici, la crescita progressiva dello stesso, equivale a 268.140 euro al minuto. Cifre che sicuramente spaventano l’Unione Europea, ma irrisorie se paragonate al debito degli Stati Uniti.
Tra le promesse elettorali del Presidente Donald Trump, vi era l’impegno a eliminare il debito pubblico USA. Anche dopo la sua elezione, il presidente continua a giustificare le sue iniziative economiche, dichiarando che queste sono improntate alla risoluzione della situazione debitoria. Oltre che attraverso le politiche sui dazi, considerate discutibili dai suoi detrattori, l’altra mossa strategica di Trump, è stata quella d’incentivare il rientro in patria delle aziende statunitensi attraverso politiche di detassazione e in favore dell’assunzione di cittadini americani.
Queste misure hanno valso al presidente americano, accuse di protezionismo in contrasto con la tradizione liberista degli Stati Uniti. A favore delle politiche economiche presidenziali, gioca l’abbattimento, se non l’eliminazione della disoccupazione, ma per contro il debito pubblico degli Stati Uniti è aumentato di un altro trilione di dollari.
L’ex presidente Barack Hussein Obama, venne criticato oltre che per aver incrementato l’escalation militare, anche per l’accrescimento esponenziale del debito nazionale sotto la sua amministrazione. Infatti, durante i due mandati presidenziali il debito pubblico USA salì da 10,6 a 19,9 trilioni di dollari: poco meno di un raddoppio!
Va da sé, che salvo cambiamenti di rotta, la voragine debitoria del paese continuerà a crescere inesorabilmente.
Luciano Bonazzi
Preso da: http://lucianobonazzi.altervista.org/usa-il-nuovo-record-del-debito/
Nessun commento:
Posta un commento