12 novembre 2017
Cari lettori, alcuni di voi stanno insistendo perché io continui a
occuparmi della storia della sparatoria di Las Vegas, mentre altri mi
chiedono come agire per sostenere il rilascio dei documenti relativi
all’assassinio del presidente Kennedy. Apprezzo il fatto che voi siate
interessati e insoddisfatti delle dichiarazioni ufficiali. La mia
risposta è che già sappiamo molto di più di quanto sia scritto nei file,
grazie ad esaurienti ricerche, quali il libro di James W. Douglass “Jfk
and the Unspeakable” (Simon&Schuster, 2008). La mia risposta è
anche che, indipendentemente da cosa sappiamo o quali siano i fatti, la
versione ufficiale non verrà mai cambiata. Per esempio, sappiamo come
fatto inconfutabile che Israele attaccò la Uss Liberty, infliggendo
enormi perdite fra il personale della Us Navy, mentre il governo degli
Stati Uniti continua a sostenere che si sia trattato solo di un errore,
nonostante le dichiarazioni inequivocabili a sostegno del contrario da
parte della Moorer Commission, diretta da Tom Moorer, ex comandante
delle Operazioni Navali e capo degli Stati Maggiori Riuniti
statunitensi.
La mia risposta è anche che sarebbe meglio spendere tempo tentando di
prevenire sul nascere le cospirazioni, come quella dell’infinita
sequenza di bugie e accuse contro la Russia, che stanno trasformando un paese amico in un nemico e stanno rinnovando
il rischio di un Armageddon nucleare. Infatti, la più grande teoria
cospiratoria in corso è quella – che viene dal complesso militare e di sicurezza, dal Comitato Democratico Nazionale, e dalla “presstituzione” mediatica – secondo la quale la Russia, in combutta con Donald Trump, abbia manomesso le elezioni presidenziali
statunitensi. Il governo russo sa che questa è una bugia, e nel momento
in cui vede una bugia, ripetuta infinitamente da ormai un anno senza
nemmeno uno straccio di prova a sostegno, il governo russo concluderà
ovviamente che Washington sta preparando alla guerra il popoloamericano. Mi è impossibile immaginare una politica più incosciente e sconsiderata di quella di distruggere la fiducia della Russia verso
le intenzioni di Washington. Come ha detto Putin, la più grande lezione
che gli ha insegnato la vita è che «se una battaglia è inevitabile,
colpisci per primo».
Se davvero volete sapere chi abbia ucciso il presidente Kennedy e
perché, leggete “Jfk and the Unspeakable”. Sì, ci sono anche altri
libri, con ricerche accurate, che potete leggere. Douglass conclude che
Kennedy fu ucciso perché optò per la pace. Stava per iniziare a lavorare
con Chruščëv per far finire la Guerra Fredda.
Rifiutò la copertura della Cia per l’invasione della Baia Dei Porci.
Respinse l’operazione Northwoods predisposta dagli Stati Maggiori: un
piano per condurre attacchi sotto falsa bandiera contro gli americani
per accusare Castro e giustificare un cambio di regime. Rifiutò di
confermare il generale Lyman Lemnitzer al comando degli Stati Maggiori
Riuniti. Disse al comandante generale della Marina statunitense David
Shoup che era sua intenzione ritirare le truppe dal Vietnam. Disse che
dopo la sua rielezione avrebbe «rotto la Cia in 1000 pezzi». Tutto questo era una minaccia per il complesso militare e della sicurezza,
e fu questo che convinse esponenti di quei due apparati che egli era
troppo morbido verso il comunismo e ciò rappresentava un rischio per la sicurezza nazionale.
Il filmato del corteo, girato da Zapruder, mostra che il proiettile
che uccise Kennedy lo colpì di fronte, facendo esplodere il retro della
sua testa. Si vede la moglie di Kennedy, Jackie, alzarsi dal sedile
della limousine per recuperare un pezzo della testa finito sul cofano.
Altri filmati di turisti mostrano che pochi attimi prima dello sparo gli
agenti del Secret Service vennero rimossi dalle vicinanze della
limousine presidenziale per lasciare aperta la traiettoria dello sparo
che doveva avere come bersaglio il presidente Kennedy. Esiste un filmato
dove si vede un agente del Secret Service che protesta per l’ordine
ricevuto. Ai dottori venne ordinato di falsificare le “prove” mediche,
in modo che si potesse sostenere che Kennedy fu colpito da dietro.
Addetti del corpo medico della Navy che assistevano i medici nel corso
dell’autopsia testimoniarono che, con loro costernazione, ricevettero
degli ordini dall’ammiraglio Calvin Galloway di ignorare qualunque
ferita d’entrata nella parte anteriore del corpo. Uno di costoro disse,
nel corso di una testimonianza: «All’improvviso capii che il mio paese
non era molto meglio di un paese del terzo mondo. Da quel momento in poi
non ho più avuto fiducia, né rispetto, per il governo».
Il dottor Charles Crenshaw, uno dei dottori che furono costretti a
mentire, successivamente ruppe il suo silenzio con un libro. Ne
ricevette una violenta campagna mediatica di discredito. Il tenente
comandante William Pitzer, direttore del reparto audiovisivo
del Bethesda Naval Hospital, filmò l’autopsia. Il filmato mostra
chiaramente il foro d’entrata sulla faccia. Pitzer venne trovato morto
sul pavimento dello studio di produzione del National Naval Medical
Center. Fu classificato come suicidio, dovuto a un colpo di proiettile.
Come al solito. J. Edgar Hoover e l’Fbi sapevano che Oswald — che
Douglass ritiene fosse a libro paga sia della Cia che dell’Fbi — fu
mandato a Cuba su ordine della Cia per predisporre in anticipo un suo
ruolo come capro espiatorio. Ovviamente a sua insaputa. Tuttavia,
Hoover, assieme a Lyndon B. Johnson, Earl Warren e i membri della Warren
Commission era consapevole dell’impossibilità di comunicare al popoloamericano che il loro presidente era stato assassinato dai militari e dalle agenzie di sicurezza statunitensi.
In una fase rischiosa della Guerra Fredda,
sarebbe stato chiaramente sconsiderato distruggere la fiducia degli
americani nel loro stesso governo. Finian Cunningham ha composto il
riassunto di gran parte delle prove accumulate. Tutti gli esperti da tempo
sono giunti alla conclusione che le affermazioni della Warren
Commission furono una copertura. Io non sono un esperto. Non ho speso 30
anni o più, come Douglass, investigando, intervistando testimoni,
esaminando le risultanze di morti non chiarite di altri testimoni, e
ricostruendo i fatti con le voluminose informazioni disponibili. Se
volete sapere cosa è successo, posate il vostro smartphone, spegnete il
vostro schermo, e leggete il libro di Douglass o un altro libro analogo.
(Paul Craig Roberts, “L’omicidio Kennedy”, dal blog di Craig Roberts, ripreso da “Megachip” con traduzione a cura di Leonardo Mazzocchi e Giulietto Chiesa. Economista
e prestigioso opinionista, già “editor” del “Wall Street Journal”,
Craig Roberts è stato viceministro del Tesoro nell’amministrazione
Reagan. Da anni è su posizioni fortemente critiche nei confronti dei
neocon, affermatisi nell’era Bush e poi infiltratisi nei governi guidati
da Barack Obama, tra piani di guerra coperta, terrorismo “false flag” e propaganda armata, sorretta dai media mainstream che Craig Roberts definisce “presstitutes” da LIBRE).
Preso da: http://www.ninconanco.info/craig-roberts-militari-cia-fbi-israele-la-verita-sulla-fine-kennedy/
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