13 luglio 2015
In Libia un accordo che non c'è mentre si spara sulle imbarcazioni cariche di migranti in fuga. La Pinotti propone i droni per combattere i trafficanti, ma gli Stati Uniti programmano le basi di droni in nordafrica per la guerra ad Isis. Ancora una debacle per l'Unione Europea.
22:51 | Pubblicato da Fulvio Vassallo
L'avvio dell'operazione europea EunavFor Med, per adesso limitata soltanto alle attività di intelligence ed allo scambio di informazioni, in attesa che il Consiglio di sicurezza autorizzi le missioni in acque libiche e gli interventi a terra, se mai questa autorizzazione arriverà, corrisponde ad una ripresa delle stragi in mare a poche miglia dalla costa, e ad altri tentativi di blocco di imbarcazioni in fuga, da parte di mezzi navali controllati dalle diverse autorità libiche. Sarà solo una mera coincidenza cronologica, ma per due mesi, quando intervenivano le grandi navi militari tedsehe ed inglesi,dislocate a pche miglia dalla costa libica, con un ruolo secondario della Guardia Costiera italiana, non era annegato proprio nessuno.
Senato della Repubblica
Partecipazione militari italiani a operazione "EUNAVFOR-MED": esame d-l in Commissioni riunite 3a e 4a
13 Luglio 2015
Con le relazioni dei senatori Compagna e Vattuone, le Commissioni riunite Esteri e Difesa avvieranno l'esame del provvedimento di conversione in legge del decreto 8 luglio 2015, n. 99, recante disposizioni urgenti per la partecipazione di personale militare all'operazione militare dell'Unione europea nel Mediterraneo centromeridionale denominata "EUNAVFOR-MED" (ddl n. 1997, scade il 6 settembre).
"A seguito delle costanti pressioni dell'Italia in riferimento alla situazione di crisi venutasi a creare nell'area del Mediterraneo centrale, il Consiglio dell'Unione europea ha adottato il 18 maggio 2015 la decisione PESC/2015/778, relativa a un'operazione militare dell'Unione europea nel Mediterraneo centromeridionale (EUNAVFOR-MED), con l'obiettivo di contribuire a smantellare il modello di business delle reti del traffico e della tratta di esseri umani adottando misure sistematiche per individuare, fermare ed eliminare imbarcazioni e mezzi usati o sospettati di essere usati dai passatori o dai trafficanti, in conformità con il diritto internazionale, incluse l'UNCLOS e le risoluzioni del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite". E' quanto si legge nella relazione al provvedimento, nella quale viene specificato che "EUNAVFOR-MED opererà in coordinamento con altri organi e agenzie dell'Unione, in particolare FRONTEX, EUROPOL, EUROJUST, Ufficio europeo di sostegno per l'asilo e pertinenti missioni PSDC".
http://eunavfor.eu/mission/
http://www.analisidifesa.it/2015/07/eunavfor-med-meglio-non-perdere-altro-tempo/
http://www.senato.it/notizia?comunicato=49779
Alla missione EUNAVFOR MED ha deciso di partecipare anche la Spagna.
http://www.janes.com/article/52931/madrid-approves-spanish-participation-in-eunavfor-med
Intanto però ad aprire il fuoco sulle imbarcazioni, ancora cariche di migranti, sono mezzi della cd. guardia costiera libica che le diverse milizie utilizzano ancora per controllare le coste delle zone che sono in loro potere. Sembra che nei giorni scorsi da una "motovedetta libica" si sia addirittura aperto il fuoco sui migranti in partenza dalla costa. Era successo già il mese scorso. Ma delle indagini non si è saputo più nulla.
http://www.radiortm.it/2015/07/13/fermati-altri-3-scafisti-per-due-gommoni-i-cui-occupanti-sono-stati-accolti-a-pozzallo-su-un-gommone-vi-erano-solo-52-migranti-in-quanto-una-motovedetta-libica-al-momento-della-partenza-aveva-fatto/
http://ragusa.blogsicilia.it/migranti-spari-prima-del-viaggio-fermati-scafisti-a-pozzallo-e-messina/302993/
http://meridionews.it/articolo/35353/soccorsi-due-gommoni-in-salvo-150/
http://www.corriere.it/cronache/15_giugno_22/migranti-barcone-arrivo-l-italia-bordo-morto-ferito-21aa3be6-18d1-11e5-9aa1-cadc98d103d7.shtml
http://www.lasicilia.it/articolo/spari-su-gommone-carico-di-migranti-ferito-parla-di-un-morto-ma-corpo-non-c
Malgrado tutto e tutti, malgrado le alleanze tra i paesi di transito e l'Unione Europea, malgrado la situazione di instabilità che caratterizza la Libia, dove si può essere sequestrati e venduti ad ogni chek point, dove per le donne e per molti minori non c'è scampo dagli stupri, i migranti continuano a tentare la fuga verso l'Europa. Anche se le ultime fasi della traversata del Canale di Sicilia sono tappe forzate gestite dai trafficanti che concentrano chi deve passare sull'altra sponda del Mediterraneo in terribili magazzini lager vicino alla costa, in attesa dell'ordine che poi arriverà poche ore prima dela partenza. Sono loro i veri trafficanti che le indagini e le condanne penali non riescono ad arrestare, mentre gli scafisti, arrestati ormai a centinaia dopo l'arrivo in Sicilia, sono pedine insignificanti, spesso migranti che non pagano il passaggio, comparse di un gioco molto più grande di loro e del quale non rappresentano che l'ultimo passaggio,, un gioco tra la vita e la morte che per i trafficanti che rimangono a terra al sicuro vale milioni e milioni di euro.
http://www.ansa.it/sicilia/notizie/2015/07/12/immigrazione-fermati-nove-scafisti_e0adba52-1cf7-488f-8c15-67089997a99c.html
http://catania.meridionews.it/articolo/35361/migrazione-arrestati-cinque-presunti-scafisti-avrebbero-condotto-285-persone-dalla-libia/
http://www.radiortm.it/2015/07/11/dopo-una-lunga-notte-di-indagini-fermati-ben-7-scafisti-per-lo-sbarco-a-pozzallo-di-276-migranti-di-varie-nazionalita/
Dopo una pausa di un paio di mesi, nei quali erano intervenute in massa diverse imbarcazioni della missioen Triton di Frontex, si registra un avvicendamento dei mezzi impegnati nelle operazioni di ricerca e soccorso (SAR) con un impegno prevalente da parte dei mezzi della Guardia Costiera e della Marina militare italiana.
http://palermo.repubblica.it/cronaca/2015/07/11/foto/lo_sbarco_dei_migranti_dal_dattilo_a_palermo_altre_dodici_vittime_dei_trafficanti_di_uomini-118853055/#24
http://video.repubblica.it/edizione/palermo/migranti-lo-sbarco-a-palermo-orlando-europa-responsabile-di-un-genocidio/206821/205923?fb_ref=Default
http://www.tempostretto.it/news/accoglienza-nuovo-sbarco-citt-dal-nono-piano-nave-celebrity-turisti-guardano-gi-scoprono-migranti.html
Intanto la Libia è sempre più dilaniata dagli scontri tra tribù e bande armate, e nel vuoto di potere che caratterizza larghe fasce del territorio libico, si diffonde la rete ancora sommersa di miliziani che si richiamano ad Isis pur non facendone ancora parte integrante. L'accordo che viene spacciato come raggiunto, al termine delle trattative gestite per mesi dall'inviato dell'ONU Bernardino Leon, rimane un accordo soltanto sulla carta perchè non vi ha aderito il governo di Tripoli e privilegia le ambizioni egiziane sulla parte più orientale del paese. Qualcuno spera che dopo il parziale accordo tra le milizie libiche, promosso dalle Nazioni Unite, si possa lanciare la battaglia navale ( e non solo ) contro i trafficanti.
Migranti, il ministro della Difesa Pinotti: «Droni e navi, così fermeremo i barconi»
http://m.ilmessaggero.it/m/messaggero/articolo/PRIMOPIANO/1449149
http://www.atlanticcouncil.org/en/blogs/menasource/top-news-us-wants-drones-to-combat-islamic-state-in-libya-us-confirms-tunisia-s-non-nato-ally-status
http://www.ibtimes.co.uk/isis-libya-us-wants-drone-base-north-africa-fight-islamic-state-1510596
http://www.ndtv.com/world-news/us-considering-drones-in-north-africa-to-monitor-islamic-state-report-780882
http://www.timesofisrael.com/us-seeks-drones-base-in-north-africa-to-combat-is-in-libya/
Il Fatto Quotidiano spara il solito titolo ad effetto sopra un articolo di Nancy Porsia che affronta in maniera molto sobria e ben documentata la situazione assai complessa nella quale versa la Libia. Forse a qualche caporedattore è sembrato opportuno questo titolo per attirare l'attenzione dei lettori. Ma di terroristi libici ancora se ne sono visti pochi, la maggior parte erano e sono invece tunisini, che non hanno bisogno dei barconi, per arrivare eventualmente in Europa. Possono arrivarci anche in aereo, o avere già la cittadinanza di un paese europeo. Ma adesso si deve pompare l'allarme terrorismo per giustificare le politiche di contrasto, di blocco e di trattenimento informale dei migranti.
"Libia, il vicino scomodo che esporta il terrorismo"
https://www.facebook.com/photo.php?fbid=10152817143261504&set=a.140377226503.121311.730296503&type=1&theater
http://www.aawsat.net/2015/07/article55344366/rival-libyan-factions-reach-agreement-but-some-key-players-absent
Ma la partita delle trattative di pace in Libia non è ancora chiusa. Il governo di Tripoli mantiene aperta una possibilità di accordo.
http://www.bernama.com/bernama/v8/wn/newsworld.php?id=1152397
Di certo un contributo per la pacificazione della Libia non arriva dall'Unione Europea o dall'Italia. Il supporto offerto dal nostro governo ai peggiori regimi ditattoriali che controllano diversi stati africani, dall'Eritrea all'Egitto, al centro del Processo di Khartoum, non diminuisce la gravità e la frequenza delle violazioni dei diritti umani subite dai migranti e dai loro familiari nei paesi di origine, con una totale indifferenza dei governi europei che si richiamano a Costituzioni e Convenzioni internazionali che, sulla carta, garantiscono ancora i diritti fondamentali della persona umana, ovunque si trovi, quale che sia la sua condizione giuridica di migrante o di cittadino.
http://www.redattoresociale.it/Notiziario/Articolo/487475/Il-dramma-dimenticato-degli-eritrei-50-mila-in-fuga-ogni-anno-verso-l-Europa
http://www.africa-express.info/2015/07/13/nigeria-nuova-ondata-di-attentati-boko-haram-di-nuovo-sul-piede-di-guerra/
http://www.aljazeera.com/indepth/features/2015/07/lost-boys-mogadishu-street-children-homeless-150709080041333.html
Non deve stupire che l'Unione Europea, che non si preoccupa dei diritti fondamentali dei propri cittadini meno abbienti, come è emerso dalla mortificazione e dall'asservimento della Grecia durante le ultime trattative a Bruxelles, mostri la sua faccia più feroce nei confronti dei migranti che sono "colpevoli" soltanto di fuga e che vorrebbero trovare proprio in questa Europa accoglienza e diritti. Ma l'Europa dei diritti oggi rimane soltanto un ricordo lontano, se non una utopia irrealizzabile fino a quando i partiti populisti e nazionalisti, in molti stati apertamente xenofobi, riusciranno a condizionare le scelte delle autorità di Bruxelles. In Italia prevale una amnesia generale, ed ognuno cerca di guardare solo al proprio tornaconto personale. Nessuno si rende conto di quanto vicino sia il pericolo quando, chi dovrebbe garantire soluzioni efficaci alla crisi ed alla domanda di sicurezza, sbaglia una scelta dopo l'altra. La Libia è sempre più vicina.
Originale, con tutti i link funzionanti: http://dirittiefrontiere.blogspot.it/2015/07/in-libia-un-accordo-che-non-ce-mentre.html
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