16 febbraio 2015
L’Isis avanza, si sta prendendo la Libia. L’Italia ora è a portata di missile ed è entrata ufficialmente nella lista di Paesi nemici dello Stato islamico, tanto che Paolo Gentiloni è stato definito ministro “dell’Italia crociata”. L’allarme è rosso, dunque. Ci si trova davanti a una catastrofe.
L’ISIS oggi avanza liberamente in Libia sfruttando la situazione di caos totale che vige nel paese da quando l’Occidente ha "ammazzato" Gheddafi.
La Crociata anti-Gheddafi fu iniziata dalla Francia e appoggiata attivamente da Gran Bretagna, Italia (per mano dell’allora Premier Silvio Berlusconi), Canada e altri paesi. Ufficialmente, e solo ufficialmente, l’intervento militare aveva lo scopo di tutelare l’incolumità della popolazione civile dai combattimenti tra le forze lealiste a Mu’ammar Gheddafi e le forze ribelli.
In realtà invece dietro alla guerra-lampo promossa dall’Occidente c’erano ben altri motivi. Ovviamente economici.
E oggi a Prodi,intervistato da Il Fatto Quotidiano, è scappata la verità: “Si tratta di un errore nostro. Delle potenze occidentali. La guerra in Libia del 2011 fu voluta dai francesi per scopi che non lo so… certamente accanto al desiderio di ristabilire i diritti umani c’erano anche interessi economici, diciamo così”.
Parole pesantissime, dovrebbe essere istituito un nuovo Tribunale Internazionale come per l’Ex-Jugoslavia e dovrebbero essere processati i colpevoli di quanto accaduto in Libia.
Ma di quali interessi economici stiamo parlando? Per saperlo, basta guardare questo video:
Originale con video:
http://www.informarexresistere.fr/2015/02/16/a-prodi-scappa-la-verita-su-gheddafi-e-la-libia/
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