- Il presidente angolano, José Eduardo dos Santos, ha chiesto giovedi 18 agosto di fermare l’operazione militare in Libia della NATO; ha invitato le parti in conflitto a ricercare un tavolo per negoziare una soluzione politica al conflitto libico senza precondizioni. L’invito arrivivato durante il suo discorso alla fine del vertice del Southern African Development Community (SADC), tenutosi nel corso degli ultimi due giorni a Luanda. Il presidente angolano, che ha assunto la presidenza del “SADC”, ha sottolineato la necessità di adottare la roadmap proposta dall’Unione africana, tra cui l’immediato cessate il fuoco in Libya, e di spingere le parti in causa al dialogo nazionale.
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- Miles de libios en las calles en apoyo a Gaddafi 17-18.08.2011
- Telesur annuncia la morte di Hassan fratello del portavoce libico Ibrahim Moussa 19.08.2011
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- Franklin Lamb, attivista politico filoarabo, intervistato da Herman Morris sostiene che Tripoli non può essere conquistata. 18.08.2011
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Dopo quello che è accaduto in Libia Chávez annuncia il reimpatrio dell’oro venezuelano
«È in atto una vera e propria canea in merito alle riserve e cogliamo la palla al balzo per riportare il nostro oro nei caveau della Banca Centrale», ha sostenuto Chavez, precisando in particolare che «in Gran Bretagna abbiamo 4,595 miliardi di dollari in oro, 800 milioni sono negli Stati Uniti ed altri 381 milioni in Canada».
NAZIONALIZZARE IL SETTORE AURIFERO. «Non dobbiamo spiegare nulla a nessuno», ha aggiunto il presidente che, tra l’altro, in mattinata ha annunciato che si appresta ad approvare una legge che gli consentirà di nazionalizzare tutte le attività del settore aurifero. «Le nostre riserve ammontano a 29,9 miliardi di dollari, 18,294 delle quali sono in oro», ha detto Chavez che, secondo Avn, si è anche chiesto: «Fino a quando noi Paesi del Sud continueremo a finanziare lo sviluppo del Nord? È arrivata l’ora di dire basta».
NAZIONALIZZARE IL SETTORE AURIFERO. «Non dobbiamo spiegare nulla a nessuno», ha aggiunto il presidente che, tra l’altro, in mattinata ha annunciato che si appresta ad approvare una legge che gli consentirà di nazionalizzare tutte le attività del settore aurifero. «Le nostre riserve ammontano a 29,9 miliardi di dollari, 18,294 delle quali sono in oro», ha detto Chavez che, secondo Avn, si è anche chiesto: «Fino a quando noi Paesi del Sud continueremo a finanziare lo sviluppo del Nord? È arrivata l’ora di dire basta».
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(Il Sole 24 Ore Radiocor) – Caracas, 17 ago – Il presidente del Venezuela, Hugo Chavez, punta alla nazionalizzazione dell’industria dell’oro, compresa l’estrazione e la lavorazione, e a usare la produzione per aumentare le riserve del Paese. L’annuncio e’ stato fatto con un discorso alla televisione nazionale venezuelana, durante il quale il presidente ha spiegato che la nazionalizzazione verra’ fatta attraverso un decreto che sara’ pubblicato nei prossimi giorni. “In Europa e negli Stati Uniti l’economia sta colando a picco – ha detto Chavez – Tutte le riserve del Venezuela si trovano in paesi che non ci fanno più guadagnare un solo centesimo d’interessi. Inoltre i nostri soldi vengono dati in prestito a paesi al limite del fallimento.
Per noi si tratta di riserve altamente strategiche. Il loro rimpatrio avverrà gradualmente e rapidamente, sotto la supervisione dell’esercito.”
Per noi si tratta di riserve altamente strategiche. Il loro rimpatrio avverrà gradualmente e rapidamente, sotto la supervisione dell’esercito.”
Si calcola che per il più grande trasferimento di riserva aurea, dai tempi delle spoliazioni di Hernan Cortes e Francisco Pizzarro nel siglo de oro, solo per ciò che riguarda la disponibilità nelle mani delle banche britanniche occorreranno 40 spedizioni vista l’impossibilità di poter assicurare un singolo volo per un quantitativo di circa 211 tonnellate. Paesi come la Libia e l’Iran soggetti a sanzioni economiche avevano già in precedenza rimpatriato le riserve d’oro. Le riserve estere della Libia sono state congelate dopo lo scoppio della guerra. Di questi tempi c’è una crescente richiesta delle comunità nazionali che operano transazioni in oro a tenere le riserve fisicamente a casa propria.
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