Ci sono state più schede validate rispetto
al numero dei votanti. E In numerosi seggi Zingaretti ha vinto con oltre
il 98% dei voti. Polemiche e veleni non si placano in casa PD
Brogli: non c’è altro modo per definire quanto verificatosi in numerose occasioni durante le tanto celebrate primarie del PD.
A Luzzi (provincia di Cosenza) il numero
dei votanti è stato di 269, ma le schede valide per il conteggio finale
sono state ben 368.
C’è scritto sul verbale relativo alle
votazioni per le primarie del Partito Democratico. Michele Dima,
componente della direzione provinciale PD di Cosenza, chiede
l’invalidazione del seggio e il commissariamento della sezione locale
del partito.
«Dopo i brogli di domenica ho appena
inviato formalmente richiesta al segretario Luigi Guglielmelli e per
conoscenza al commissario regionale PD della Calabria. Questo oltre a
essere un affronto all’intelligenza di ognuno è anche uno dei motivi per
il quale molti di noi hanno difficoltà oggettiva nel portare amici e
parenti a votare, dato che le primarie purtroppo a causa di questa
gestione sembrano una farsa».
Intanto, un’ inchiesta di Fanpage,
giornale certo non tacciabile di “gialloverdismo”, mostra come fosse
possibile votare più volte. Undici, per essere esatti.
Nel seggio di Catanzaro Lido è la dirigente del PD, Alessia Bausone, a denunciare gravi irregolarità.
Ecco quanto ha dichiarato la stessa Bausone:
«Le irregolarità principali riguardano
il fatto che il seggio si sia auto-costituito sulla base del nulla, il
partito provinciale non l’ha autorizzato, la commissione provinciale di
garanzia per il congresso ha confermato che non è un seggio validamente
costituito. Inoltre hanno votato pure persone di Squillace, c’è gente
che vota tra, quattro, cinque volte a delle primarie che sanno veramente
di truffa».
Intanto a Napoli volano schede
elettorali, si sfiora la rissa e si levano alte le urla alla consegna
dei kit di voto: «Vergogna, per questo la gente non ci vota». Denunce di
“imbrogli” anche a Ercolano al punto che il PD nazionale ha mandato un
“osservatore”.
Tensioni si sono registrate in varie
zone della città, mentre a Salerno mancavano (o sono stati fatti
sparire) nomi e liste di Nicola Zingaretti e Roberto Giachetti.
Sospetti di presunti brogli alle primarie vibonesi, stravinte da Zingaretti.
A Sorianello, ad esempio, su 184
elettori si sono espressi per Zingaretti in 183. A Tropea Zingaretti ha
ottenuto 279 consensi su 291 votanti. A Polia 46 voti su 64, ad Acquaro
36 su 45.
A Serra San Bruno Zingaretti ha ottenuti 1055 voti (il 98% abbondante del totale dei votanti).
Anche il padre di Di Battista si è
vantato di aver votato più volte. Verità o millanteria, sta di fatto che
qualcosa di poco pulito si è verificato durante le primarie.
Primarie tanto strombazzate per aver
portato al voto oltre 1,8 milioni di persone (a cui però vanno tolti gli
stranieri senza residenza, i minorenni e i voti multipli) ma sulle
quali si accumulano ombre e sospetti.
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