A Milano sindacati, ONG e movimenti della
sinistra hanno sfilato contro il razzismo. A Roma, però, le Comunità
Africane in Italia hanno preferito parlare di lotta all'imperialismo e
al neocolonialismo, con una manifestazione che i media hanno oscurato.
A Milano, ieri, s’è tenuta la “marcia
antirazzista” a cui hanno partecipato rappresentanti delle ONG, dei
Sindacati e degli Scout, intonando lo slogan “People, prima le persone”.
Secondo gli organizzatori i partecipanti erano non meno di 200mila,
forse addirittura 250mila, anche se poi sono giunte nuove letture che
hanno sensibilmente ridotto tali stime. L’iniziativa, caldeggiata dal
Comune di Milano e dal centrosinistra, era stata presentata fin da
subito come non polemica nei confronti di Salvini, anche se il
riferimento ostile al governo non è mai mancato.
Il Sindaco Sala, in cima al corteo,
attorniato dagli Scout che reggevano lo striscione, era accompagnato
anche da altre importanti figure politiche del paese, dai segretari
della CGIL Maurizio Landini, della UIL Carmelo Barbagallo, oltre che dai
governatori della Toscana, Enrico Rossi, e del Lazio, Nicola
Zingaretti. Quest’ultimo, candidato alle primarie del PD previste per il
giorno seguente, ha indubbiamente beneficiato del traino garantito
proprio da questa manifestazione per la sua prevedibile vittoria nella
competizione contro Martina e Giachetti.
Insomma, malgrado l’intento di
presentarla come una manifestazione “apolitica”, essa alla fine è
apparsa fin troppo politicizzata, e persino gonfiata dai “media di
contesto”, dalla TV alla carta stampata, che l’hanno fin troppo pompata
anche per coprire e nascondere (e possibilmente anche far fallire)
l’altra grande manifestazione, da molto tempo annunciata e che si stava
tenendo a Roma: quella delle Comunità Africane in Italia, contro
l’imperialismo, il colonialismo e il neocolonialismo in Africa, e anche
contro il “business dell’accoglienza” e dell’immigrazione cari invece a
molti manifestanti di Milano.
Questa manifestazione, chiaramente,
appariva fin troppo politicamente scomoda a chi, a Milano, parlando di
lotta al razzismo e di “aprite i porti”, vuol dipingersi come grande
benefattore dell’Africa quando è semmai vero il contrario. Per tale
ragione essa non ha trovato risalto, come già dicevamo, su alcun media
nazionale: eppure la partecipazione, come vedrete dalle foto che
alleghiamo, è stata ben più che abbondante. Del resto, sarebbe stato
piuttosto surreale immaginarsi Giuseppe Sala, Nicola Zingaretti, Enrico
Rossi, ed ancor più i rappresentanti delle varie ONG implicate nel
traffico di esseri umani nel Mediterraneo protestare all’interno di una
manifestazione dove si chiede espressamente la fine dell’imperialismo e
dello sfruttamento economico verso l’Africa, con toni pesanti in
particolare verso la Francia, e addirittura anche l’abolizione del
Franco CFA!
Gad Lerner, noto giornalista di area
“dem”, ha parlato del “diritto ad emigrare”, commentando e sostenendo la
manifestazione “antirazzista” di Milano. A Roma, le Comunità Africane
hanno fatto però capire che esiste pure il diritto a non emigrare e a
poter vivere in condizioni di pace e di benessere nel proprio paese. Per
ottenere ciò, basta semplicemente finirla con tutto quello che
l’immigrazione la provoca, insieme alla miseria, alla fame e alla
guerra: ovvero il neocolonialismo, l’imperialismo e lo sfruttamento di
quei paesi e di quei potentati che invece politici e giornalisti come
lui difendono e ben si guardano dal criticare.
In conclusione al nostro articolo, vi
mostriamo con piacere le numerose foto della manifestazione delle
Comunità Africane a Roma e ringraziamo il bravissimo amico e giornalista
Daniel Wedi Korbaria per avercele fornite.
Grande Manifestazione delle Comunitò Africane a Roma
Nessun commento:
Posta un commento