La maggior parte delle persone, a livello globale, danno per certo
che le TV e i Giornali ci raccontino sempre verità certe. Si da per
scontato che se lo dicono in TV è vero di sicuro..
Ma siamo così sicuri che quello che i media ci raccontano tutti i giorni sia vero?
Il Giornalista tedesco, Marko Josilo, in un intervista rivela quello che sto per scrivere.
Il Giornalista di guerra ci dice come i mezzi di comunicazione fanno la
guerra. Le guerre in Iraq, Libia, Afghanistan, Siria, quelle guerre con
un’infintà di morti..Ci dice che in realtà sono state guerre finanziate,
internazionalmente gestite, che furono iniziate e legittimate grazie
alla manipolazione dell’opinione pubblica ed al lavaggio del cervello
attraverso i mezzi di comunicazione..
Dott. Udo Ulfkotte
Su questo argomento un altro Giornalista tedesco, il Dott. Udo Ulfkotte,
ci spiega come i servizi segreti influenzano i giornalisti. Tutti i
principali mezzi di comunicazione informano a favore degli USA e contro
la Russia, dice Ulfkotte. Questo si vede sempre più chiaramente, basta
guardare come i Russi vengono sempre evidenziati come i “cattivi”, gli
USA sono i “buoni”, si vede chiaramente da che parte stanno i principali
mezzi di comunicazione.
E perchè è così? C’è qualcuno con una mitraglia dietro nella Redazione e li obbliga a fare questo? No.
E’ molto semplice, i giornalisti più importanti, centinaia di loro,
appartengono ad organizzazioni transatlantiche come il “German Marshall
Fund of United States” al quale io stesso sono affiliato, continua il
Giornalista, o l’Aspen Insitute, Atlantik-Brucke (Ponte Atlantico),
potrei citarne molti altri.
Queste organizzazioni e molte altre sono state fondate dagli USA dopo la
Seconda Guerra Mondiale nella Guerra Fredda, molte volte con l’appoggio
del servizio di intelligence degli Stati Uniti.
Ed avevano, e hanno ancora, il compito di creare un ambiente favorevole
agli USA, tra la popolazione tedesca, per esempio stanno per aiutare e
preparare, guerre Nordamericane, guerre di risorse e per assecondarle ed
accompagnarle nei mezzi di comunicazione.
E questo lo stanno facendo e non solo si vede nella crisi in Siria,
questo si è visto in tutte le guerre per le risorse naturali in Africa,
questo si vede nelle cosiddette rivoluzioni nel Vicino Oriente che, come
dicono, portano la democrazia.
Possiamo vederlo dalla Libia fino all’Egitto dove non è cambiato niente
dopo queste rivoluzioni ma i gli USA hanno ottenuto il loro scopo che è
quello di rovesciare questi regimi.
putin-and-obama
Come procedono queste organizzazioni?
Invitano i giornalisti a venire negli Stati Uniti e li , secondo il mio
punto di vista, io stesso l’ho vissuto, continua Ulfkotte, gli fanno il
lavaggio del cervello. Io stesso fui invitato dal German Marshall Fund
of the United States.
Mi hanno pagato tutto, per ogni giorno ho ricevuto denaro in contanti,
mi hanno dato le chiavi di una Limusine, potevo viaggiare in aereo dove
volevo, potevo parlare con qualunque politico, impresario etc…potevo
fare quello che volevo ed i servizi degli USA erano a mia disposizione.
Ed affinchè continuassi a seguire questo lavaggio del cervello mi hanno adulato con incredibili regali.
Quindi è chiaro che poi parli positivamente degli Stati Uniti perchè non
si nota come uno sia corteggiato ed integrato in una rete, cioè uno si
converte accuratamente in un NOC.
NOC significa “Non official Cover”(Copertura non ufficiale).
Cioè, se ad uno lo scoprono come NOC, gli USA possono sempre dire,
questo non è dei nostri, non l’abbiamo contattato, l’ha fatto per suo
conto…
Direi che con tutte queste rivelazioni è ovvio che qualcuno controlla i
Media e quel qualcuno può dire le proprie menzogne e la sua propaganda
come “informazione” alla popolazione.
images
Continua il discorso anche Chris Hedges, Giornalista statunitense
vincitore del premio Pulitzer, la cosa bella è che la stampa non ha
ostacoli, non ha limiti, può dire quello che vuole, può dire la verità
al potere..
In realtà, i limiti sono sommamente stretti, per esempio e specialmente
in temi di sicurezza Nazionale. Lavorai per 15 anni nel New York Times
ed il modello da seguire a livello non ufficiale è non offendere in modo
significativo quelli dai quali dipendiamo finanziariamente, come gli
inserzionisti o gli accessi, che hanno potere.
E’ incredibilmente facile manipolare il pubblico, attraverso forme di propaganda e dei mezzi di comunicazione.
Un esempio sarebbe l’ISIS.
Li attaccano militarmente con droni, con missili cruiser, con missili hellfire.
Queste persone sonio state abbrutite, centinaia di migliaia di morti, milioni di rifugiati.!
Noi abbiamo decapitato molte più persone, includendo bambini, che quelle che l’ISIS ha decapitato mai.
Ma non vediamo questo, non vediamo gli effetti della nostra brutalità e
della nostra violenza. Vediamo la reazione a questa brutalità e
violenza, per questo motivo non comprendiamo essenzialmente che
l’abbrutito diventa il brutale.
Noi non comprendiamo che questi personaggi sono la nostra stessa
creazione, e questo è pericoloso perchè è il fallimento della stampa una
stampa che funzioni…
E comprendere non è giustificare, non lo giustifico, ma dobbiamo comprenderlo.
Dobbiamo comprendere quello che stiamo facendo e dobbiamo comprendere gli effetti di quello che stiamo facendo, conclude Hedges.
Letto queste interviste la mia domanda è d’obbligo, non è urgente
mettere in discussione la fiducia verso i media e i giornalisti, per
impedire questa manipolazione spudorata, e cercare altri media
alternativi per conoscere la verità su quanto accade?
di Sergio T. – HTM
Fonte: hackthematrix
Preso da: https://ununiverso.it/2016/09/12/i-media-mentono-ecco-come-funziona-il-sistema-dellinformazione/
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