Translate

venerdì 8 novembre 2013

LASCIATE IN PACE NURI AHUSAIN! VIVA GHEDDAFI! VIVA MANDELA!

13 ottobre 2013
Nuri Ahusain Shahib Ali, presidente della Lega Studenti Libici in Italia veniva arrestato il 27 maggio 2011, da Digos e Ucigos: su richiesta dei terroristi e dei mafiosi “bengasini” e “misuratini” protetti dall’intelligence militare italiana&C. e avallata de facto dall’Eni di Scaroni e dal “Boldriname” diffuso? E sennò da Chi?.
L’accusa, formulata dall’ambiente giudiziario-poliziesco perugino, compromessosi nella vicenda Meredith Kercher (oggi si scopre che il ramo ‘scientifico’ dei carabinieri, il ROS, ha ‘trovato’ tracce di DNA di Amanda Knox, fatta scarcerare su ordine di Hillary Clinton), era che Nuri Ahusain Shahib avrebbe dovuto guidare “l’assalto”, in realtà la liberazione, dell’ambasciata libica di Roma, l’Ufficio Popolare di via Nomentana, occupata illegalmente dai golpisti-terroristi sostenuti dalle fogne governative romane contro Gheddafi e contro la Moneta Sovrana Africana.

Sulla base di queste evidenti menzogne o NON-FATTI, il gip Luca Semeraro su richiesta del sostituto procuratore Giuliano Mignini e del procuratore capo Giacomo Fumu (nomen omen?), richiedevano l’immediata carcerazione di Nuri.
Una mossa di Roma, (Berlusconi, Scaroni, Larussa e Frattini…e altri) per tranquillizzare le mafie islamiste di Bengasi e Misurata (al-Qaida e lo spionaggio turco) della buona volontà dell’Italia di sostenere la distruzione umana e materiale della Libia Jamahiriyana, che si preparava a battere, da potenza continentale, la MONETA AFRICANA SOVRANA?.
Ovviamente, i due responsabili materiali dell’arresto di Nuri, il capo della Digos perugina Lorenzo Manso e il capo dell’Ucigos perugina prefetto Stefano Berrettoni, nell’evidente caccia di pubblicità e di benemerenze presso i fautori della distruzione della Jamahiriya Libica, si guardarono bene dal (far) perseguire chi realmente aveva assaltato l’ambasciata della Jamahiriya di Roma: un coagulo di islamisti, sette ultrasinistre e di black bloc protetti da soliti evanescenti e strampalati “servizi segreti italiani” o chi ne fa le veci.
Nuri è un nostro amico. NON LO ABBANDONEREMO MAI!.
Laureato in scienze politiche e con un dottorato presso l’Università di Pisa, Nuri Ahusain, patriota libico, rappresentava gli studenti universitari libici in Italia. Tra l’altro, l’accusa pretestuosa montata dai servizi segreti e dalla polizia politica italiana –E DA CHI SENNO’?- era che “avesse contatti con studenti di Pisa, Firenze, Siena e Lucca”, come se non fosse suo compito istituzionale e diritto di libero cittadino, avere tali contatti.
Nuri Ahusain, “avrebbe manifestato l’intenzione di voler uccidere l’ex ministro degli esteri del regime del Raìs. Lo ha detto in una telefonata del 29 maggio, quando Abdulrahman Shalgam si trovava a Roma. Ma ad ascoltare quelle conversazioni c’erano gli agenti della Digos che non lo hanno mai perso di vista dal momento dei primi arresti”.
Dimostrazione che nella repubblica di Arcore e Napolitania, si può finire in galera per una telefonata innocua, mentre altre telefonate, riguardanti la trattativa con la Mafia, possono essere titolo di merito costituzionale-istituzionale.
Esempio cristallino del tipo di ‘giustizia’ che si può applicare nel non-Stato fantoccio qual è la ‘repubblica italiana’.
Nuri venne accusato “inoltre di pericolosità sociale derivante dall’organizzazione dell’ingresso violento nell’Ambasciata libica e dai contatti con la Libia, la nazione dalla quale riceve istruzioni, dai contatti con altri associati non fermati o tratti in arresto”. Si noti che la ‘nazione’ da cui riceveva istruzione, era la sua Patria e il suo governo legittimo. Sottigliezze incomprensibili per i suddetti ‘ligi’ servitori dello ‘Stato’ (non importa ‘quale’ Stato!).
Tutto ciò mentre le forze dello spionaggio politico-militare italiano, gli stessi soggetti che spiavano Nuri Ahusain, proteggevano, DE FACTO, sia l’assalto, ILLEGALE E ITALIDIOTA, all’Ambasciata della Jamahiriya Libica a Roma che, pare, quello contro l’ambasciata della Repubblica Araba di Siria;
effettuati in entrambi i casi da elementi, nazionali e stranieri, collegati con il terrorismo islamista in Nord Africa e Medio Oriente e sempre protetti dall’”intelligence” italiana. Da quello che emerge, si trattava perfino di individui macchiatisi di crimini di guerra e contro l’umanità.
Questo si evince da informazioni non smentite.
LASCIATE IN PACE NURI AHUSAIN!
Vergognatevi, se ne siete capaci!
LA VICENDA HA LA NOSTRA MASSIMA ATTENZIONE POLITICA, GIUDIZIARIA E MILITANTE. LUNEDI’ MATTINA, A PERUGIA…SOSTENIAMO APERTAMENTE LA RICUSAZIONE DEL PRESUNTO “TRADUTTORE”.
SIAMO PERSONE SERIE. E VORREMMO RAGIONARE SULLE QUESTIONI TRA PERSONE SERIE. A PERUGIA NE VEDIAMO POCHE, SARA’ L’ARIA?.
Catania, 12 ottobre 2013.

Video 1 https://www.youtube.com/watch?v=5f-H8ebC6OE
Video 2 https://www.youtube.com/watch?v=rscX3tZtdYw
Video 3 https://www.youtube.com/watch?v=LmoFnlLpWpo

Fonte: http://terraeliberazione.wordpress.com/2013/10/13/lasciate-in-pace-nuri-ahusain/

Nessun commento:

Posta un commento