Pubblicato il: 26 settembre, 2012
Tensioni a Misurata, in Libia, dopo l’eliminazione di un linciatore di Gheddafi
AFP 26 settembre 2012
Il misuratino è stato rilasciato 50 giorni dopo, in condizioni critiche, grazie agli sforzi di mediazione di Mohammed Megaryef, presidente del Congresso Nazionale Generale (GNC), che ha visitato la scorsa settimana Bani Walid. Ma poi è morto in un ospedale francese, dove era stato inviato per le cure, ha detto Walid. Ieri, un aereo privato ha portato il cadavere di Omar Ben Shaaban nella città di Misurata dove la sua famiglia, gli amici e sostenitori l’attendevano.
Questo ribelle aveva raggiunto la fama lo scorso anno, grazie a diverse fotografie e video che lo mostravano prendere Gheddafi al momento della sua cattura, il 20 ottobre 2011 a Sirte, prima di ucciderlo. La sua morte aggrava la situazione già tesa tra Misurata e la vicina Bani Walid, città storicamente rivali e che si trovavano sui lati opposti del conflitto 2011. I ribelli di Misurata e altre città libiche ritengono che Bani Walid non sia stata “liberata” dai “resti” dei fedelissimi dell’ex regime.
“Ci vendicheremo militarmente ma legittimamente“, ha detto Walid Ben Shaaban che comanda una brigata composta da ribelli. “Daremo alle autorità la possibilità di affrontare il problema, ma se non riescono ad agire, sappiamo come muoverci“, ha detto AFP.
Ieri, in tarda serata, il GNC, la più alta autorità politica, ha ordinato ai Ministeri della difesa e degli interni di trovare i rapitori di Shaaban e di “usare la forza, se necessario.” Ha inoltre rilasciato una dichiarazione, pubblicata sul sito dell’agenzia stampa ufficiale LANA, lamentando la “perdita di un eroe coraggioso” e impegnandosi a prendere tutte le misure necessarie per assicurare i responsabili alla giustizia.
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