- Scontri a Tripoli: Combattimenti ribelli contro ribelli
[02.11.2011] trad. di Levred per GilGuySparks
Tra le forze del CNT rimanenti a Tripoli per proteggere i civili dai pericolosi lealisti di Gheddafi, ci sono le irriducibili brigate di montagna di Az Zawiyah e le irriducibili brigate di Misurata vendicatrici dell’assedio e cacciatrici degli abitanti di Tawergha. Entrambe sembrano condividere una passione per le esecuzioni sommarie, le crudeltà verso i prigionieri, e per un disprezzo particolare per i neri, della Libia e dell’estero. Uno scontro a fuoco il 14 ottobre nel distretto di Abu Salim ha fatto guadagnare due lealisti morti e 27 arrestati, tra cui quattro “mercenari africani”.
Oltre ad un combattente di Zintan che alla fine di ottobre aveva ucciso con un colpo una donna che aveva osato sollevare il velo e discutere con lui, piccola sorpresa, sono stati costretti a combattere un’altra battaglia, l’altro giorno - all’ospedale Mitiga di Tripoli in mano ai ribelli. Contro i colleghi nemici di Gheddafi, non contro i lealisti. Dopo il racconto fornito da fonti ospedaliere e dal CNT, si può capire perché hanno dovuto agire.
Secondo la Associated Press, le linee di battaglia sono state elaborate durante un combattimento dalle origini misteriose tra gruppi di ribelli rivali, a quanto pare nella tarda giornata di domenica 30.
L’incidente più recente era cominciato domenica con uno scontro in un quartiere di Tripoli tra i combattenti delle città di Zintan e Misurata. Un combattente di Zintan è stato ucciso e un altro, da Misurata, è stato ferito e preso dai suoi amici all’Ospedale Centrale di Tripoli, ha detto Abdel Nasser al-Mohandes, capo della sicurezza in ospedale.
Uomini armati di Zintan hanno seguito i loro rivali di Misurata in ospedale. Uno si era nascosto in una sala operatoria e ha sparato in giro, a quanto pare cercando di uccidere l’uomo di Misurata ferito, ma è stato disarmato, ha riferito al-Mohandes.
Il giovane criminale non era ancora morto, anche dopo il secondo tentativo. E’ occhio per occhio, non niente per un occhio. Financial Times, attraverso il Time blog, descrive come la lotta seria sia cominciata dopo questo affronto:
“… una milizia della città di Zintan era stata fermata dalle guardie della Brigata di Tripoli mentre entrava nell’ospedale centrale della città per uccidere un paziente … medici e pazienti hanno dovuto abbandonare l’edificio e due pazienti anziani sono morti di infarto durante la sparatoria, che è durata circa dalle ore 1:00 a.m. fino all’alba. Mitragliatrici pesanti e cannoni antiaerei sono stati utilizzati da entrambe le fazioni dei presunti alleati che in realtà nutrono una pericolosa rivalità.
La sparatoria è cominciata quando un gruppo di uomini armati è arrivato in ospedale alla ricerca di un uomo che aveva sparato in precedenza nella notte. Testimoni hanno detto che gli uomini armati erano ubriachi, ed erano venuti per far fuori l’uomo dopo aver appreso che lui era sopravvissuto ed era stato trattenuto per cure mediche“.
Gli incapaci hanno rinunciato a luce dell’alba, per paura di essere visti lottare per farsi giustizia in pieno giorno. Oppure perchè la loro sbornia stava svanendo.
Il Digital Journal riporta:
Il Digital Journal riporta:
Secondo il Telegraph, l’uomo armato è stato sopraffatto, ma poi centinaia di combattenti da Zintan sono discesi all’ospedale e dei combattenti della brigata sono stati chiamati a Tripoli per trattare con loro. Durante la sparatoria che ne è seguita è stato ucciso un passante e un combattente di Zintan. Sette combattenti della brigata di Tripoli sono rimasti feriti.
Sì? E uno di loro meglio fosse morto anche prima. Che i due montanari berberi ubriachi lo uccidessero ora! (A meno che la parte sull’ubriachezza, o qualche cosa del resto di essa, non fosse una calunnia di propaganda, nel tentativo di incolpare i ragazzi di Zintan per tutti i nuovi problemi della Libia, o qualcosa del genere … avevo presunto che fossero stati quelli di Misurata ma nessuno dei due gruppi si è messo in prima linea a consegnarsi per il (recente) abuso)
Digital Journal ha aggiunto inoltre che i combattimenti si sono fermati solamente “grazie alla persuasione di un chierico chiamato da una vicina moschea“, che deve esser comparso poco prima dell’alba e potrebbe aver ricordato loro quanto male il loro assalto sarebbe stato visto una volta sorto il sole. Il Digital Journal ha citato anche un medico piuttosto audace che diceva “non ci sentiamo sicuri” con le attuali forze di “sicurezza”, e “Sono stufo di vederli tutti i giorni.” Ma l’esperto della sicurezza dell’ospedale, Mr.al-Mohandes, ha detto “Penso che succederà di nuovo. Torneranno per vendicarsi.“
[Un cosiddetto combattente per la libertà con scure alla cinta]
Fonte:http://gilguysparks.wordpress.com/2011/11/02/scontri-a-tripoli-combattimenti-ribelli-contro-ribelli/
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