3/7/2019,
Di Vanessa Tomassini.
Infrastrutture danneggiate, centrali elettriche prese di mira dai
razzi indiscrimati hanno lasciato vaste aree intorno alla capitale
Tripoli, senza elettricità e mezzi di comunicazione per giorni. “Il
drastico impatto della battaglia per Tripoli è persino visibile dallo
spazio, con immagini satellitari che mostrano grandi fasce della città
ora ammantate nell’oscurità. Nel frattempo, le riprese e le prove
fotografiche che abbiamo raccolto e verificato dal terreno mostrano che
le aree, le case e le infrastrutture civili stanno subendo il peso
maggiore del danno”.
Ha denunciato Magdalena Mughrabi, Vice Direttore
Medio Oriente e Nord Africa presso Amnesty International. Ma a
spaventare maggiormente è la possibilità che i libici possano rimanere
senz’acqua, mentre gli attori internazionali se ne contendono il
petrolio, beffandosi dell’embargo delle armi imposto dalle Nazioni
Unite. L’allarme è stato lanciato martedì dall’amministrazione del
grande fiume artificiale, che ha avvertito di una grande falla nel
tratto di canale di Jafara lungo il canale che conduce l’acqua a
Tripoli. Per riparare la falla, secondo l’amministrazione, saranno
necessari un paio di giorni per via anche dei numerosi allacci illegali
lungo il percorso del Great Man Made River. “Circa 4 milioni di persone
sono deprivate dell’accesso all’acqua”, è il terribile dato citato da
Mostafa Omar, portavoce dell’Unicef in Libia. Il portavoce ha anche
confermato che nella Libia occidentale trovare acqua pulita sta
diventando sempre più difficile, dopo il danneggiamento di centrali
elettriche e dei sistemi di controllo dell’acqua.
Preso da: https://specialelibia.it/2019/07/03/mentre-tutti-se-ne-contendono-il-petrolio-la-libia-rischia-di-rimanere-senzacqua/
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