A Bengasi, nella Libia orientale, sono state uccise 16 persone, prevalentemente soldati, e almeno 81 sono rimaste ferite. Intanto sale a 47 morti e un miliardo di dollari di danni il bilancio degli scontri all'aeroporto di Tripoli.
22 luglio 2014 - Sedici persone, per la maggior parte soldati, sono state uccise e altre 81 ferite negli scontri a Bengasi, nella Libia orientale, tra l'esercito regolare libico (cioè l' esercito di occupazione dei RATTI ) e due gruppi islamisti. Secondo una fonte militare, gli scontri sono scoppiati dopo un attacco condotto dal "Consiglio della Shura dei rivoluzionari di Bengasi", un'alleanza di milizie islamiste e jihadiste, contro una caserma dell'esercito. "La maggior parte dei morti e dei feriti sono militari. Tre civili, fra cui un egiziano, sono stati uccisi quando un razzo ha colpito la loro casa", riporta una fonte ospedaliera.
Intanto sale a 47 morti e un miliardo di dollari di danni il bilancio degli scontri degli ultimi giorni all'aeroporto internazionale di Tripoli. E negli scontri tra le milizie di Zintan e quelle di Misurata, secondo il ministero della Salute libico, si contano anche 120 feriti. Anche dal punto di vista economico i danni sono ingenti perchè il 90 % degli aerei presenti nello scalo, una ventina, sono andati distrutti. A queste perdite si aggiungono i danni per la distruzione di parte dello scalo (come la sala d'attesa).
Da almeno una settimana le milizie di Zintan, che controllano l'aeroporto sin dalla caduta del regime di Muammar Gheddafi, si difendono dagli attacchi delle milizie di Misurata e da quelle islamiste che cercano di conquistare anche quella zona, dopo essere già riusciti ad ottenere il controllo di buona parte della città.
Nessun commento:
Posta un commento