di L.M.P.I 23 settembre 2017
Il Giuramento dei Gesuiti non è un testo di fantasia, questo testo è
riportato in diversi libri scritti non solo in anni diversi, ma anche in
secoli diversi, ed è rimasto sempre lo stesso dalla nascita
dell’Ordine. Su internet poi, è possibile scaricarlo in PDF. Non mi ero
mai interessato più di tanto all’ordine dei Gesuiti ma mentre mi
documentavo su tutt’altro sono finito a leggere questo giuramento. Il
nostro attuale Papa è proprio un Gesuita, dunque lui stesso ha firmato
questo giuramento che personalmente ritengo più che un giuramento di
fede, un giuramento criminale, di tipo massonico, del tutto paragonabile
per alcuni termini utilizzati come il Pugnale, al giuramento arcaico
della ‘ndrangheta. Voglio comunque ricordare che quando Papa Clemente (Citato anche in un brano di Rino Gaetano) scomunicò
la Massoneria, decise che l’ordine dei Gesuiti doveva essere
cancellato, ma delle cellule riuscirono comunque a nascondersi in
Russia, morto il Papa ritornano a esercitare la loro funzione
normalmente. Non aggiungo altro, lo riporto qui sotto e lascio a voi
trarre delle conclusioni:
Il Giuramento dei Gesuiti
Quando un Gesuita sta per passare ai livelli più elevati
l’Ordine, si inginocchia su una croce rossa davanti al Superiore.
Davanti a lui ci sono due bandiere, quella ben nota gialla e bianca del
papato, e la bandiera nera recante una spada e una croce rossa sopra a
un cranio, con due tibie incrociate, quella dell’Ordine dei Gesuiti,
conformemente al simbolismo massonico del grado di maestro. Il
significato delle «due bandiere» è altamente iniziatico.
Sulla bandiera gesuita è scritto: IUSTUM, NECAR, REGES, IMPIOS –
lo sterminio dei re, dei governi e dei dirigenti empi, secondo le
lettere INRI apposte sulla croce di Cristo.
Il Superiore dell’Ordine tende al novizio, eletto tra decine di
candidati, un crocifisso nero che preme sul suo cuore. Gli presenta in
seguito una spada che il novizio afferra dalla lama nuda premendone la
punta contro il suo cuore. Quindi il Superiore, sempre tenendo la spada
per l’impugnatura, gli rivolge le seguenti parole:
Figlio mio, finora vi è stato insegnato ad assumere il ruolo di
dissimulatore: ad essere un cattolico romano fra i cattolici romani,
vigilando perfino sul vostro confratello; a non credere né a fare
affidamento a nessuno; ad essere un ugonotto fra gli ugonotti, un
calvinista fra i calvinisti, un protestante fra i protestanti
ottenendone la fiducia per cercare di predicare anche dai loro pulpiti e
denunciare con tutta la veemenza della vostra natura la nostra santa
religione e il Papa; a scendere in basso se necessario, ad essere ebreo
con gli Ebrei, per poter essere in grado, in quanto fedele soldato del
Papa, di raccogliere qualsiasi informazione da fornire al nostro Ordine.
Vi è stato insegnato a piantare insidiosamente i semi della gelosia e
dell’odio tra le comunità, le province e gli stati che erano in pace, a
incitarli ad atti di sangue, coinvolgendoli reciprocamente nella
guerra, e a creare rivoluzioni e guerre civili in paesi indipendenti e
prosperi, coltivando le arti e le scienze e godendo dei benefici della
pace. A mettervi dalla parte dei combattenti e ad agire segretamente di
concerto con il vostro fratello gesuita che potrebbe essere stato
inviato nell’altro campo, pur opponendovi apertamente a colui che
potrebbe essere vostro alleato. Alla fine solo la Chiesa dovrà essere
vincitrice, alle condizioni fissate nei trattati di pace e il cui fine
giustifica i mezzi.
Vi è stato insegnato a compiere il vostro dovere di spia, a
raccogliere qualsiasi statistica, fatto e informazione in vostro potere
proveniente da qualsiasi fonte; a integrarvi nella confidenza della
cerchia familiare di protestanti ed eretici di qualsiasi classe e
carattere, che si tratti di un mercante, un banchiere, un avvocato,
nelle scuole o nelle università, nei parlamenti, nelle magistrature e
nei consigli giudiziari dello Stato, e di essere «qualsiasi cosa per
tutti gli uomini», per riguardo verso il Papa di cui siamo i servitori
fino alla morte.
Finora avete ricevuto tutte le istruzioni in quanto novizio e
neofita, e avete servito come coadiutore, confessore e sacerdote, ma non
avete ricevuto tutto il necessario per comandare nell’esercito di
Loyola al servizio del Papa. Al momento giusto dovete servire come
strumento ed esecutore dei vostri superiori; poiché nessuno qui può
comandare se non ha consacrato le sue fatiche con il sangue
dell’eretico: «senza effusione di sangue, nessuno può essere salvato».
Tuttavia, per adattarvi al vostro compito e assicurare la vostra
salvezza, oltre al precedente giuramento di fedeltà al vostro Ordine e
la vostra devozione al papa, dovete ora ripetere con me:
«Io, —–, in questo momento e in presenza di Dio Onnipotente, di Maria
Vergine Benedetta, di Michele l’Arcangelo Benedetto, di San Giovanni il
Battista Benedetto, dei santi Apostoli Pietro e Paolo e di tutti i
santi e ospiti sacri del Cielo, e a te, mio Padre spirituale, Superiore
Generale della Società di Gesù, fondata da Sant’Ignazio da Loyola
durante il Pontificato di Paolo III, che prosegue a tutt’oggi, di fare
mediante l’utero di Maria, la matrice di Dio e, attraverso la verga di
Gesù Cristo, di dichiarare e giurare che Sua Santità il Papa è il
vice-reggente del Cristo e il vero e unico dirigente sulla Terra della
Chiesa Cattolica Universale; e che in virtù delle chiavi che aprono e
chiudono, date dal mio Salvatore Gesù Cristo, ha il potere di
detronizzare re, principi, stati, governi eretici, essendo tutti
illegali senza la sua conferma sacra, e devono essere sicuramente
distrutti.
Di conseguenza, al sommo del mio potere, difenderò questa dottrina
nonché il diritto e l’uso di Sua Santità contro tutti gli usurpatori
dell’autorità eretica o protestante e tutti i loro aderenti per il fatto
che sono impostori ed eretici, opponendosi alla Madre Sacra della
Chiesa di Roma.
In questo momento mi impegno a rinunciare e a sconfessare qualsiasi
devozione dovuta a un qualche re, principe o stato eretico che si nomini
protestante o liberale, a rifiutare l’obbedienza a una qualsiasi delle
loro leggi, dei loro magistrati e funzionari. Dichiaro inoltre che le
dottrine delle chiese di Inghilterra e Scozia, dei calvinisti, degli
ugonotti e di altre della stessa risma dei protestanti e liberali sono
dannabili, essendosi dannate esse stesse e che siano dannati coloro che
non le abbandoneranno.
Dichiaro inoltre che aiuterò, assisterò e consiglierò tutti gli
agenti di Sua Santità ovunque mi trovi, in qualsiasi altro regno o
territorio in cui andrò, di fare del mio meglio per estirpare tutte le
dottrine eretiche, protestanti o liberali, e di distruggere tutti i loro
pretesi poteri reali o di altro tipo.
Inoltre prometto e dichiaro, nonostante ciò di cui sono dispensato,
di assumere qualsiasi religione eretica, per propagare l’interesse della
Madre Chiesa, di mantenere in segreto e in privato tutti i consigli di
agenti, a seconda del tempo e secondo ciò che possono confidarmi, e di
non divulgare, direttamente o indirettamente, mediante parole, scritti o
altre circostanze; ma di eseguire tutto ciò che mi proporranno, tutto
ciò di cui mi incaricheranno o ciò che scopriranno, in tuo nome, mio
Padre Spirituale o per una qualche assemblea sacra.
Prometto e dichiaro altresì che non avrò alcuna volontà propria, e
neppure una qualsivoglia riserva intellettuale, sarò morto come un
cadavere, ma obbedirò senza esitazione a ognuno e a qualsiasi ordine che
possa ricevere dai miei superiori della Milizia del Papa e di Gesù
Cristo; che andrò in qualsiasi luogo del mondo in cui possa essere
inviato, senza mormorare o recalcitrare, e che mi sottoporrò a qualsiasi
cosa mi sia ordinata.
Prometto e dichiaro inoltre che, non appena mi si presenterà
l’opportunità, farò una guerra implacabile, segretamente o apertamente,
contro tutti gli eretici, protestanti o liberali, così come sono
istruito per farlo, che li estirperò e sterminerò dalla faccia di tutta
la Terra, senza risparmiare nessuno, qualunque ne sia l’età, il sesso o
la condizione, che impiccherò, brucerò, farò deperire, rovinerò,
scorticherò, strangolerò e seppellirò vivi questi eretici infami; che
estrarrò i ventri e le matrici delle loro donne, schiaccerò le teste dei
loro figli contro i muri, al fine di annientare una volta per tutte la
loro razza esecrabile.
Che nel caso in cui tutto questo non possa essere fatto apertamente,
utilizzerò segretamente il recipiente con il veleno, la corda per
strangolare, il ferro del pugnale o il piombo del proiettile, senza
riguardo per il rango, l’onore, la dignità o l’autorità di una o delle
persone, qualsiasi possa esserne la condizione di vita, pubblica o
privata, giacché un qualsiasi agente del Papa o un superiore della
Fraternità della Santa Fede, della Società di Gesù, potrebbe intimarmi
di farlo.
A conferma di ciò, dedico con la presente la mia esistenza, la mia
anima e tutti i miei poteri corporei, e che con questa spada che ricevo
ora, firmo con il mio nome scritto con il mio stesso sangue, per
attestazione; e se si avverasse che vengo meno alla mia determinazione
per falsità o debolezza, che i miei fratelli e soldati della Milizia del
Papa mi trancino le mani e i piedi, e la gola da un orecchio all’altro,
che il mio ventre sia aperto e che vi si bruci dello zolfo, con tutte
le punizioni che possano essermi inflitte sulla Terra, e che la mia
anima sia torturata dai demoni in un inferno eterno.
Per tutto questo, io —-, giuro sulla Santa Trinità e il Santo
Sacramento, che sono in procinto di ricevere, di celebrare, per quanto
mi riguarda, invariabilmente; che devo fare appello a tutti gli ospiti
celesti e gloriosi del Cielo affinché siano testimoni delle mie reali
intenzioni di conservare questo in qualità di giuramento.
A testimonianza di ciò, prendo questo alto e santo sacramento
dell’Eucaristia, e per di più me ne porto testimone, mediante il mio
nome scritto con la punta di questo pugnale intinta nel mio sangue e
suggellato davanti a questa santa assemblea.
Il Superiore: «Ora alzati in piedi e io ti insegnerò il catechismo
necessario affinché tu possa farlo conoscere a qualsiasi membro della
Società di Gesù appartenente a questo grado.
In primo luogo, in quanto Fratello Gesuita, farai con un altro
Fratello, il segno ordinario della croce come lo farebbe qualsiasi
cattolico romano; poi uno di voi incrocia i polsi, con i palmi delle
mani aperti, l’altro incrocia i piedi l’uno sopra l’altro; il primo
punta con l’indice destro il centro del suo palmo sinistro, mentre
l’altro punta col suo indice sinistro il centro del suo palmo destro,
poi il primo fa con la sua mano destra un cerchio intorno alla sua
testa, toccandola; in seguito l’altro con l’indice della sua mano
sinistra tocca il lato sinistro del suo corpo proprio sotto il cuore,
poi il primo mima con la mano destra il gesto di tagliare la gola
dell’altro, poi l’altro con la mano destra fa il gesto di tagliare con
la spada lo stomaco e l’addome del primo.
Il primo dice quindi IUSTUM; l’altro risponde NECAR; poi il primo
dice REGES, e l’altro risponde IMPIOS. Il primo presenta in seguito un
pezzettino di carta piegata quattro volte in un modo particolare, che
l’altro taglierà longitudinalmente aprendolo, vi si troverà il nome IESU
scritto tre volte sulla testa e sulle braccia. Poi risponderete come
segue alle domande che vi saranno poste.»
D: Da dove venite?
R: Dalle rive del Giordano, dal calvario, dal Santo Sepolcro e per finire da Roma.
D: Chi servite?
R: Il santo Padre di Roma, il Papa, e la Chiesa Cattolica Romana Universale ovunque nel mondo.
D: Chi vi comanda?
R: Il successore di Sant’Ignazio da Loyola, il Fondatore della Società della Chiesa o Soldati di Gesù Cristo.
D: Chi vi ha ricevuto?
R: Un venerabile uomo dai capelli bianchi.
D: Come?
R: Con una spada nuda, e me in ginocchio su una croce sotto le bandiere del Papa e del nostro Ordine Sacro.
D: Avete prestato giuramento?
R: Sì, di distruggere gli eretici e i loro governi e dirigenti, e di
non risparmiare nessuno, qualunque ne sia l’età, il sesso o la
condizione. Di essere come un cadavere senza opinione o volontà propria,
ma di ubbidire implicitamente ai miei superiori per qualsiasi cosa
senza esitazione e senza replica.
D: Lo farete?
R: Sì.
D: Come viaggiate?
R: Nella barca di Pietro il pescatore.
D: Dove viaggiate?
R: Ai quattro angoli del globo.
D: A che scopo?
R: Per ubbidire agli ordini del mio Generale e dei miei superiori,
eseguire la volontà del Papa e adempiere fedelmente le condizioni del
mio giuramento.
Allora va’ ovunque nel mondo e prendi possesso di tutte le terre in
nome del Papa. Colui che non l’accetterà in quanto Vicario di Gesù e del
suo Vice-Reggente sulla Terra, che sia maledetto e sterminato.»
(Il santo Padre inteso come il Papa che tutti conosciamo, mentre quando dice il Papa si riferisce al Papa nero capo dei Gesuiti)
La mia parte intollerante
Preso da: http://www.complottisti.com/il-giuramento-dei-gesuiti-ecco-cosa-giuro-papa-francesco-entrando-nellordine/
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