di Antonio Palma18 settembre 2014 11:46
È quanto emerge da un'inchiesta sugli sbarchi a Lampedusa che ha portato a scoprire cassieri dell'organizzazione ramificati in tutta Italia.
Per gli immigrati clandestini che non potevano permettersi il costo necessario a farsi portare dalla Libia in Italia gli scafisti erano pronti ad accettare in cambio anche un espianto dei loro organi poi da rivendere. È l’agghiacciante notizia che viene fuori dalle carte dell’inchiesta su una organizzazione criminale di scafisti specializzata soprattutto nel trasbordo di eritrei dalla Libia a Lampedusa a bordo di barconi di fortuna. Il modus operandi dell’industria degli sbarchi clandestini è “compatibile con lo stato di schiavitù” si legge infatti nell’ordinanza dei giudici che ha portato all’arresto di cinque persone ritenute responsabili dei collegamenti dell’organizzazione criminale in Italia. Le organizzazioni collaborano fra loro “con consegne e scambi di migranti” che possono essere utilizzati anche “come forza lavoro, oppure come donatori di organi a seconda di come intendano saldare il debito con l’organizzazione” sottolineano sempre i pm, rivelando la spietatezza delle organizzazioni di scafisti.
Scafisti cassieri in Italia
Tra gli arrestati nell’inchiesta figura anche un esponente di spicco della banda che secondo i pm aveva la funzione di cassiere in Italia. Per gli investigatori, l’uomo dal suo ufficio in un capannone alla periferia di Roma si occupava insieme ai suoi complici di riscuotere il denaro fra le famiglie immigrate anche a Milano, Bologna e Torino. Un’organizzazione che, secondo i magistrati, ha dimostrato “capacità imprenditoriali e distribuzione capillare territoriale”. Secondo le indagini il capo banda attraverso “una percentuale del 10% a persona” compilava la lista dei disperati da portare in Italia che consegnava poi agli scafisti in Libia. Gli investigatori ritengono che in quegli elenchi vi erano anche i 366 disperati che il 3 ottobre scorso sono morti di fronte a Lampedusa.
Fonte: http://www.fanpage.it/i-migranti-pagavano-gli-scafisti-con-gli-organi/
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