12/10/2013
Ucciso oggi un ex ufficiale della sicurezza, continua la scia di sangue nel capoluogo della Cirenaica.
Non c'é giorno in cui a Benghazi non avvenga un omicidio.
Anche oggi le armi hanno parlato e il risultato è la morte di un ex ufficiale della sicurezza interna, Muhammad al Fituri.
L'agguato è avvenuto nel quartiere Al Lithy nella città dove nel Febbraio 2011 i mercenari al soldo delle potenze coloniali hanno iniziato l'invasione della Jamahiriya Libica.
Il gruppo di fuoco viaggiava su una grossa jeep con i vetri oscurati, per l'ex ufficiale non c'é stata nessuna via di scampo, l'uomo e' deceduto all'istante.
Sicurezza è una parola sconosciuta nel lessico della odierna Libia occupata, il governo centrale, come ha dimostrato il rapimento del Primo Ministro Ali Zeidan, è solo un fantoccio schiacciato tra il potere delle milizie e l'influenza delle potenze imperialiste.
La legge delle armi è l'unica conosciuta, uno stato che non riesce a garantire la sicurezza del suo piú alto rappresentante non è sicuramente in grado di garantire la sicurezza dei suoi cittadini.
Il popolo libico merita molto di piú.
Gcse
www.mathaba.net/news/?x=633667
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