MARIONESSUNO

In ogni guerra, ancora prima della gente, occorre assassinare la verità. Guerra alla libia: 100000 morti, 240000 persone ancora cercate, 78000 dispersi. 10300 donne violentate, 350000 rifugiati.

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venerdì 30 giugno 2017

Intelligence USA, la Sicilia è la sua culla


19 giugno, 2017 di byebyeunclesam
https://byebyeunclesam.files.wordpress.com/2017/06/18738654_10155379555073336_1767658355630615397_o.jpg 
Il Presidente D. Trump parla ai militari USA durante la sua recente visita a Sigonella
 
La Sicilia è il centro focale della Intelligence USA non solo per il MUOS, ma anche (e soprattutto) per quel mega hub di connessioni, cuore di Internet per vastissima parte del pianeta, chiamato Sicily Hub.
Che l’isola sia da sempre considerata una base essenziale per gli interessi degli Stati Uniti e per il suo braccio operativo euro-atlantico, la NATO, è storia antica: le antenne del MUOS completano uno scenario che comprende fra l’altro Sigonella, divenuta la più importante base dello Zio Sam nel Mediterraneo allargato, il porto di Augusta, l’aeroporto di Birgi, le assai poco conosciute stazioni radar a Lampedusa e nelle Eolie e molto altro ancora. La sterminata serie di installazioni disseminate ovunque fanno della Sicilia un territorio a sovranità ancor più limitata di quanto non lo sia già l’Italia nel suo complesso.
Una situazione di completo asservimento vecchia ormai di oltre settant’anni; per descriverla, la vicenda del MUOS è esemplare: a Niscemi un radar c’è stato da sempre, ma come noto il Pentagono ha pensato di basarvi una stazione della rete satellitare in uht (ad altissima frequenza) per mantenere in costante collegamento i centri di comando e controllo dello Zio Sam (comandi, centri logistici, gruppi operativi in combattimento, cruise, droni e i suoi circa 18mila terminali militari al momento in funzione, oltre alle ovvie ricadute per la Intelligence USA). Abbiamo detto dello Zio Sam perché la NATO, sempre invocata per giustificare ogni ingerenza, non c’entra.
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giovedì 29 giugno 2017

E’ arrivata la siccità. Tra cambiamenti climatici e cattive gestioni, il futuro è arido

di Riccardo Bottazzo 25/6/2017


Una lunga striscia di sabbia. Una volta lo chiamavamo fiume Adige. E la Piave, solo per restare in Veneto, non è ridotta molto meglio. In quanto al lago di Garda, uno dei bacini idrici più grandi d’Italia, siamo all’allarme rosso: il livello sta scendendo di due centimetri al giorno e attualmente è attestato sui 70 cm, contro i 128 o 130 dei tre anni precedenti.
Le altre regioni italiane non sono messe meglio. Solo nell’ultimo anno, in Sicilia, le riserve idriche sono scese del 15 per cento. In Emilia, le città di Parma e Piacenza hanno dichiarato lo stato d’emergenza. La Sardegna è alla disperazione. Rispetto alla stagione precedente, le precipitazioni sono state minori del 40 per cento e il rifornimento idrico per le coltivazioni hanno registrato punte del 90 per cento di deficit. Anche se la situazione migliorasse improvvisamente, saranno ben poche le coltivazioni dell’isola che riusciranno a sopravvivere.
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mercoledì 28 giugno 2017

Libia: processo farsa contro Saadi Gheddafi rinviato all’11 luglio





Tripoli, 21 giu 09:40 - (Agenzia Nova) - Il tribunale della Corte d’appello di Tripoli ha rinviato all’11 luglio l’udienza del processo a carico di Saadi Gheddafi, terzo figlio del defunto colonnello libico Muhammar Gheddafi. Saadi è comparso stamattina davanti alla seconda sezione penale del tribunale di Tripoli, davanti al giudice Ramadan Balut, il quale si occupa del RIDICOLO "caso dell’uccisione dello sportivo Bashir al Riani avvenuta sotto il regime di Gheddafi" . Saadi ha fugato così le speculazioni su dove si trovasse dopo il trasferimento del carcere di al Hadba per motivi di sicurezza e la liberazione del fratello, Saif al Islam Gheddafi.

Nell'estate del 2015 alcuni video pubblicati sul web mostravano i funzionari della sicurezza di Tripoli mentre torturavano e minacciavano Saadi Gheddafi nel tentativo di estorcergli una confessione. Il terzo figlio del colonnello è accusato, tra le altre cose, dell’"omicidio di un calciatore"  quando era capo della Federcalcio libica. Le immagini mostrano un funzionario della sicurezza mentre si rivolge al figlio del colonnello in tono minaccioso: "Puoi parlare ora di sua spontanea volontà o i nostri ragazzi ti faranno sedere su un proiettile calibro 23 millimetri per avere tutte le informazioni". Un altro funzionario ricorda che “qui dentro abbiamo rotto le costole di Abdullah Senussi”, l'ex capo dei servizi segreti di Gheddafi. Saadi, da parte sua, chiede di rimuovere la benda sugli occhi: "Non ora, dopo", rispondono i carcerieri di Tripoli, chiedendo all’ex calciatore di Perugia, Udinese e Sampdoria dei suoi presunti collegamenti con altri gruppi islamisti. “Mi faranno del male. Giuro su dio che mi faranno del male”, risponde uno spaventato Saadi Gheddafi. In un altro video, Saadi viene ripetutamente colpito sulle piante dei piedi con un bastone.
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martedì 27 giugno 2017

LA LIBIA ED I PREDONI IMPERIALISTI (di Campo Antimperialista)


Confermato quel che sapevamo: Forze speciali italiane sono presenti da tempo sul terreno
Si parla di Sirte, ma si lotta per il petrolio



[Nella foto un mercenario della CIA in Libia]

[ 12 agosto 2016 ]



Siamo all'undicesimo giorno della campagna aerea americana su Sirte. Alcuni osservatori ritengono che l'assalto finale alla città sia imminente. Ad oggi, però, la resistenza dei combattenti dell'Isis, che da lungo tempo fronteggiano i miliziani di Misurata, braccio armato del governo Serraj, non è stata ancora piegata.
Ieri le forze di Misurata hanno conquistato il centro Ouagadougou, dove precedentemente si trovava una sorta di quartier generale delle truppe dello Stato islamico a Sirte. A simboleggiare la contraddittorietà della situazione libica, questo dettaglio sulla battaglia di ieri riferito oggi da la Repubblica: «"È l'ora della vittoria...Allah u Akbar", hanno esultato le milizie su Twitter». Le milizie sono ovviamente quelle di Misurata, oggi appoggiate in pieno dai bombardamenti americani e sostenute da diversi paesi tra i quali l'Italia. Come non notare che anche la parte sconfitta avrebbe, nel caso, esultato allo stesso modo?
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lunedì 26 giugno 2017

I figli dei combattenti dell’Isis si sono riuniti alle proprie famiglie in Libia

20 giugno 2017


isis figli libia famiglie sudan
Il bambino più piccolo ha appena un anno mentre il più grande ne ha compiuti nove

Dopo essere stati salvati e affidati a un’istituzione correttiva in Libia, 8 bambini, figli di miliziani sudanesi dell’Isis, sono stati restituiti alle loro famiglie in Sudan. “Le madri sono detenute e i padri sono morti o dispersi”, ha dichiarato il brigadiere generale Al-Tigany Ibrahim ai giornalisti all’arrivo dei bambini all’aeroporto di Khartoum .
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domenica 25 giugno 2017

Chi sono i trafficanti di esseri umani in Libia



Chi sono i trafficanti di esseri umani in Libia

Scritto da Roberto Malini 20 giugno 2017

GENOVA - Vi è una totale (e voluta) disinformazione riguardo al traffico di migranti dalla Libia. Oggi è stato arrestato il nigeriano John Ogais detto “Rambo”, accusato di aver torturato, seviziato e ucciso migranti nei campi gestiti dai trafficanti libici.
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sabato 24 giugno 2017

Un tragicomico inizio di Ramadan a Tripoli

Khalifa Abo Khraisse, regista
18 giugno 2017 10.03
 
Peter Ustinov diceva che “la commedia è semplicemente un modo divertente di essere seri”. A Tripoli questo potrebbe essere l’unico modo per parlare di politica con altri libici senza che la conversazione finisca con una rissa.
Se aveste ascoltato la mia conversazione di ieri con il tassista, avreste creduto che fossimo due amici, e non due estranei. C’era molto traffico, l’automobile era praticamente ferma ed era impossibile evitare di parlare della trasmissione in onda alla radio. Dopo qualche battuta sui governi e le milizie, abbiamo cominciato a fare a gara su chi tra noi due ha la vita peggiore.
Le nostre battute sono durate pochi minuti, fino a quando non ho detto che quest’anno eravamo stati fortunati, perché dall’inizio del Ramadan non c’erano state interruzioni dell’elettricità. La commedia è finita quando il tassista, dopo una risata, ha pronunciato un proverbio libico che usiamo spesso: “Prego Dio che sia di buon auspicio”. Poi mi ha detto che non voleva parlare dell’elettricità, perché temeva che portasse sfortuna.
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venerdì 23 giugno 2017

I pescherecci sospetti che seguono le Ong in cerca di migranti

Un appuntamento in mare con i barconi: il satellite traccia la rotta di barche libiche

Valentina Raffa - Dom, 18/06/2017 - 08:17
 
A pensar male si fa peccato Ma che ci fanno tre pescherecci libici nelle acque tra Malta e Lampedusa, di competenza commerciale italiana/europea, in un'area in cui di lì a breve transiteranno la CP940 «Fiorillo» della guardia costiera italiana e la «Phoenix» dell'Ong maltese Moas? Il tutto mentre l'elicottero delle forze aeree maltesi AS1248 li sorvola? Di sicuro non sono autorizzati a pescare.
E li troviamo, dopo, in prossimità della Libia, intorno a un'altra nave dei soccorsi, la «Vos Hestia», appartenente a Save the Children.
I movimenti dei pescherecci sono a dir poco sospetti. Sono stati immortalati dal sistema Ais, Automatic identification system, nella notte tra giovedì e venerdì. Alcuni «screenshot» dei tracciati satellitari attestano come i pescherecci effettuino giri sempre attorno allo stesso punto, dando come l'impressione di essere in attesa di una meta da raggiungere che ancora non conoscono. A un certo punto partono. Il tragitto che compiono è preciso, senza titubanze. Vanno dritto verso l'area in cui si trova la nave appartenente all'Ong.
Cosa abbia spinto i pescherecci a partire verso quella data direzione e quale compito dovessero svolgere lì non si sa. Ma sarà un caso che pescherecci libici si muovano tutti verso una determinata zona?
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giovedì 22 giugno 2017

Il Rigoletto/ Tutta la verità sul caos in Libia

15 giugno 2017
In libreria per Jaca Book "Libia - Da colonia italiana a colonia globale" di Paolo Sensini

Nei primi mesi del 2011, a cent’anni esatti dall’impresa coloniale italiana in Libia, si è consumato un nuovo intervento militare contro il Paese nordafricano. Artefici di quest’attacco piratesco, come è qui documentato con precisione, Stati Uniti, Francia e Gran Bretagna, a cui presto si è dovuta accodare anche l’Italia, il più stretto e importante partner economico-commerciale della Libia. Ne è seguito un disastro immane le cui vere ragioni sono state tenute nascoste al pubblico internazionale.
Con molta lentezza, mentre si consumava la tragedia che ha dilaniato l’ex colonia italiana, sono emersi qua e là taluni brandelli di notizie sulle cause che hanno portato all’entrata in guerra della NATO contro Mu’ammar Gheddafi. Ma, come già era avvenuto, i media mainstream hanno continuato a tacere sul disegno e le finalità complessive dell’operazione. Oltre a non reclamare giustizia per gli «uomini di Stato» responsabili di una tale catastrofe sociale e umanitaria.
Il libro di Paolo Sensini rappresenta un contributo imprescindibile per chiunque voglia davvero capire cos’è accaduto in Libia e, più in generale, su ciò che è ormai passato alla storia con il roboante nome di «Primavera Araba». È un racconto avvincente, che ci guida per mano nel labirinto libico e di cui l’autore, che ha completato il quadro pubblicando importanti contributi sulla strategia del caos nel Vicino e Medio Oriente, ci aggiorna con dovizia fino agli ultimissimi eventi e oltre.
L’AUTORE
Paolo Sensini
, storico ed esperto di geopolitica, è autore di numerosi libri tra cui Il «dissenso» nella sinistra extraparlamentare italiana dal 1968 al 1977 (Rubbettino, Soveria Mannelli 2010), Libia 2011 (Jaca Book, Milano 2011), Divide et Impera, Strategie del caos per il XXI secolo nel Vicino e Medio Oriente (Mimesis, Milano 2013) e Sowing Chaos. Libya in the Wake of Humanitarian Intervention (Clarity Press, Atlanta 2016). Suoi scritti sono apparsi su varie riviste italiane ed estere.
paolo sensini Libia
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mercoledì 21 giugno 2017

Il Nyt: "Salvare i migranti in Libia? Ha fatto aumentare i morti"

Secondo il New York Times, le operazioni di salvataggio dei migranti a ridosso delle acque territoriali libiche non hanno fatto altro che aumentare il numero dei morti nel Mar Mediterraneo. Una strategia deleteria che sta avendo conseguenze devastanti

Roberto Vivaldelli - Gio, 15/06/2017 - 12:01
 
Andare a prendere i migranti a ridosso delle coste libiche? Una strategia deleteria che sta avendo l'effetto contrario di quello sperato.
Ad evidenziarlo è l'illustre New York Times, in un articolo che sbugiarda la retorica politicamente corretta e pro-immigrazionista. "Le strategie adottate finora per salvare i migranti nel Mar Mediterraneo e smantellare le reti di contrabbando hanno avuto conseguenze mortali e inaspettate - osservano Stuart A. Thompson e Anjali Singhvi - Ogni sforzo per ridurre la crisi migratoria può essere controproducente e pericoloso. I migranti sono finiti in una situazione ancora più disperata".
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martedì 20 giugno 2017

Viviamo in una realtà parallela: Sai al islam Gheddafi è libero, ma è ricercato dalla CPI

Nei giorni scorsi, Saif al islam Gheddafi è stato liberato dalla milizia di Zintan che lo deteneva, sulla base di una amnistia approvata dal "governo" di Tobruk.

Subito si è scatenata l' orgia di supposizioni, illazioni, dichiarazioni, Saif è a Zintan, no è all' estero, ha dichiarato di sostenere Haftar, no guiderà la resistenza, prenderà il potere. No è a Beida dove vivono alcuni parenti della madre.

Tutte dichiarazioni smentite in un paio di ore da chi è vicino a Saif, ma la cosa veramente ridicola è stata inventata dalla corte penale internazionale.

Libia, corte Aia chiede arresto immediato per figlio di Gheddafi
Seif al Islam liberato in Libia nei giorni scorsi dopo amnistia
Libia, corte Aia chiede arresto immediato per figlio di Gheddafi
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lunedì 19 giugno 2017

Jacques Attali: “I politici eletti NON hanno più potere. Ecco il vostro futuro” SPAVENTOSO!

12 giugno 2017 da spezziamolecatene
Prima delle elezioni presidenziali francesi, abbiamo dedicato un post al CRIMINALE FRAMASSONE Jacques Attali, padrino di Emmanuel Macron neo presidente della Repubblica di Francia. 
Jacques Attali: Cosa credeva la plebaglia europea, che l’euro fosse stato costruito per la loro felicità?
Pochi giorni fa è stato pubblicato,da Artémisia Collège, un montaggio su delle dichiarazioni, che gelano semplicemente il sangue, di Jacques Attali in merito all’Europa, ai trattati di Maastricht, al futuro, al mercato, allo Stato, alla politica, ai servizi, al successore di Emmanuel Macron e all’esistenza dell’essere umano.
E c’è chi ancora ride quando gli si parla di queste dichiarazioni…
Ci chiediamo: che speranza abbiamo per fermare questi PSICOPATICI!!
Se non iniziamo a lavorare su noi stessi, che dovremmo, innanzitutto, smettere di metterci al servizio del CRIMINE ELITARIO, sarà la fine!
Ecco il video e a seguire la traduzione
Originale, con video: https://disquisendo.wordpress.com/2017/06/12/jacques-attali-i-politici-eletti-non-hanno-piu-potere-ecco-il-vostro-futuro-spaventoso/ 
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domenica 18 giugno 2017

La Russia, un baluardo contro l’Impero


https://byebyeunclesam.files.wordpress.com/2015/10/12075101_936588599720609_6481085291236863575_n.jpg

8 giugno 2017

“Lo scenario politico internazionale nella nostra epoca può forse avere qualche analogia con quello realizzatosi alla vigilia della prima guerra mondiale, ma le divergenze sono di gran lunga più numerose delle somiglianze. A quel tempo esistevano numerose grandi potenze, ciascuna al centro di un impero coloniale. Queste potenze da un lato avevano aspirazioni egemoniche ma non universalistiche (la Germania voleva strappare colonie al Regno Unito, assaltare il “potere mondiale”, ma non conquistare il Regno Unito), dall’altro tendevano a formare blocchi di alleanze, concentrazioni di forza economica, politica e militare in linea di massima equivalenti. Era l’età degli imperialismi. Oggi esiste un solo centro di potere mondiale le cui ambizioni territoriali, economiche e culturali sono illimitate: è l’età dell’Impero. Ignorare, nel 2017, l’esistenza di questo sistema di potere, significa farsi sfuggire non un dettaglio, ma la caratteristica capitale del mondo contemporaneo, caratteristica peraltro già indagata in lungo ed in largo da decenni.
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sabato 17 giugno 2017

Se l’Europa diventa solo la periferia della cultura USA

Da un paio di settimane un libro sta sconvolgendo la fauste certezze di Parigi

Davide Brullo - Gio, 01/06/2017 - 08:00
Da un paio di settimane un libro sta sconvolgendo la fauste certezze di Parigi. Régis Debray, che dopo aver combattuto con il Che è diventato uno degli intellettuali più corrosivi del continente da noi tradotto a singhiozzo, a causa, chissà, di triti pregiudizi ha spiegato, usando una parola volutamente ambigua e greve di storia, Civilisation, «come siamo diventati americani» (Gallimard, pagg.
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240, euro 19), come mai, insomma, senza accorgercene «un tempo eravamo francesi, tedeschi o polacchi e ora siamo Yankee. E siamo felici di esserlo».
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venerdì 16 giugno 2017

Centrali nucleari europee: catorci atomici


Scrive Dario Tamburrano, vicepresidente dell’Intergruppo del Parlamento Europeo “Common Goods and Public Services”: «Le centrali nucleari dell’UE hanno un’età media di 30,6 anni. Praticamente, sono dei catorci atomici che vengono mantenuti accesi alla faccia del buonsenso».

Centrali nucleari europee: catorci atomici
Riprendiamo l'intervento di Dario Tamburrano, vicepresidente dell’Intergruppo del Parlamento Europeo “Common Goods and Public Services”, comparso QUI
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giovedì 15 giugno 2017

Il governo spinge sul reddito di inclusione: uno spot che non funzionerà, ecco perché

http://www.ilprimatonazionale.it/wp-content/uploads/2017/06/reddito-di-inclusione-mancia.jpg
Filippo Burla
Roma, 10 giu – La legge elettorale è in stallo ma si vuole comunque votare in autunno? Quale miglior occasione, al netto comunque della non implausibile retromarcia Pd per consegnare ai cinque stelle la patata bollente di una finanziaria che si preannuncia molto difficile, per dare il via libera – come già qualche anno fa, curiosamente sempre a ridosso dell’estate, con il bonus Irpef degli 80 euro – ad una mancetta che odora molto di segreto dell’urna? È così che, incassato uno stop al tedeschellum o rosatellum che dir si voglia, l’esecutivo sta ora puntando tutto sulla nuova misura di contrasto alla povertà: il reddito di inclusione.
A seguito della delega al governo di marzo, il consiglio dei ministri ha varato ieri i primi decreti che introducono una misura unica a livello nazionale di contrasto alla povertà e all’esclusione sociale. L’intervento prende appunto il nome di reddito di inclusione (Rei) e integrerà al suo interno, sostituendoli, gli attuali strumenti del Sia, il sostegno all’inclusione attiva, e dell’Asdi, l’assegno di disoccupazione. Chi avrà un Isee al di sotto dei 6mila euro (dei quali 3000 per la parte reddituale) o un patrimonio immobiliare diverso dalla casa principale inferiore ai 20mila euro potrà beneficiare dei contributi pubblici da un minimo di 190 euro ad un massimo di 490, che secondo stime del governo verranno erogati a oltre mezzo milione di famiglie, per la maggior parte nuclei con figli.
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mercoledì 14 giugno 2017

I muri del capitale, le crepe della sinistra

Un nuovo seminario per gli zapatisti, che si sono ritrovati a San Cristobal per discutere delle elezioni politiche messicane del 2018, a cui EZLN e CNI hanno deciso di partecipare candidando una donna indigena.
di Christian Peverieri
 
19 / 4 / 2017
"Non vogliamo scegliere tra un padrone crudele e uno benevolo, semplicemente non vogliamo padroni." Subcomandante Insurgente Galeano
Dal 12 al 15 aprile il CIDECI Unitierra di San Cristobal de las Casas si è nuovamente riempito di zapatisti e di aderenti alla Sexta Declaración de la Selva Lacandona. L'occasione è stata il seminario dal titolo "I muri del capitale, le crepe della sinistra", a cui hanno partecipato in veste di ospiti Don Pablo González Casanova, María de Jesús Patricio Martínez (CNI), Paulina Fernández C., Alicia Castellanos, Magdalena Gómez, Gilberto López y Rivas, Luis Hernández Navarro, Carlos Aguirre Rojas, Arturo Anguiano, Sergio Rodríguez Lascano, Christian Chávez (CNI) y Carlos González (CNI). Questo incontro si inserisce nel percorso di avvicinamento alle elezioni politiche messicane del 2018, a cui EZLN e CNI hanno deciso di partecipare candidando una donna indigena. La prossima tappa si terrà, sempre in Chiapas, dal 26 al 28 maggio quando saranno annunciati il funzionamento, i propositi e i vincoli del Consiglio Indigeno di Governo, e se ci saranno le condizioni anche la candidata: portavoce dei popoli indigeni e di quanti si riconoscono nel percorso di ribellione dal basso a sinistra proposto dall'EZLN e dal CNI.
Il seminario si è aperto con un messaggio chiaro è inequivocabile al nuovo presidente degli Stati Uniti, letto nelle diverse lingue indigene e tradotto dallo stesso Galeano: Fuck Trump.
messico_fuck_trump
Terminati i "saluti", Galeano ha iniziato la discussione rivolgendosi a quanti definiscono lo zapatismo anacronistico: il tempo dei ribelli non è scandito da orologi digitali o da "smartwatch" ma da una clessidra con cui gli zapatisti riescono a vedere il tempo trascorso, cercando di comprenderlo, e anche il tempo che verrà. Il tempo trascorso lo racconta poi il Subcomandante Moisés il quale apre il suo intervento narrando il lungo elenco di abusi, violazioni e sfruttamenti che gli anziani zapatisti hanno tramandato. Il mondo, secondo Moisés, sempre più spesso è organizzato in fincas (grandi latifondi) piuttosto che in paesi; e nelle fincas sono i padroni quelli che comandano, mentre il potere dei governi si è ridotto alla sola amministrazione della finca stessa. La prima giornata si conclude ancora con il Subcomandante Galeano che cita alcuni vecchi scritti del defunto Marcos in merito alla rivoluzione cubana, che ha rappresentato una grande novità nelle lotte dei popoli dell'America Latina e la prima sconfitta per l'imperialismo nordamericano. Quella vittoria è una prima crepa nel muro del capitale.
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martedì 13 giugno 2017

La Libia nel tempo lungo della guerra globale

2 marzo 2016

di Antonio Pio Lancellotti
 
Uno degli effetti più tangibili delle trasformazioni che hanno investito la guerra globale nella contemporaneità è la sua alienazione da qualsiasi forma di dibattito pubblico e politico. Non è un caso che il tema della guerra sia completamente assente nella bagarre elettorale che precede le primarie per le presidenziali statunitensi. Questo è in parte dovuto al neo-isolazionismo che pervade il mondo politico statunitense e che, a partire dal secondo mandato di Obama, ha fatto emergere un nuovo concetto di “interesse nazionale”. Interesse basato sull’aumento della sicurezza interna, sulla protezione dei confini e, dato non secondario, sulla sottrazione del debito pubblico da possibili manovre speculative di potenze straniere, in particolare la Cina.
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lunedì 12 giugno 2017

Dalla Libia alla jihad fino all'Italia: c'è un filo rosso che lega i " terroristi "

Gli attentatori che colpiscono in Europa sempre collegati a leader addestrati in Nord Africa. E passati dal nostro Paese

Fausto Biloslavo - Lun, 05/06/2017 - 08:17
 
Un filo rosso che porta in Libia lega gli attacchi di Manchester, Berlino, Parigi e Bruxelles al gruppo jihadista di veterani della guerra santa, che hanno vissuto a lungo in Italia.
Per l'ennesima strage di Londra è ancora troppo presto ipotizzare un collegamento, ma l'intelligence si aspettava un nuovo attacco dopo la strage al concerto di Ariana Grande.
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domenica 11 giugno 2017

L’attentato sotto falsa bandiera di Londra

4 giugno 2017
Prima guardate i video nell' articolo originale: https://aurorasito.wordpress.com/2017/06/04/lattentato-sotto-falsa-bandiera-di-londra/

Il video suggerisce un lavoro tra terroristi e polizia? Sue dei presunti attentatori. Fanno finta? I due uomini sono stati fotografati da Gabriele Sciotto dopo che gli avrebbero sparato in testa! Nell’attentato sotto falsa bandiera ci sono (1) ‘veri attentatori’ (che operano per i servizi di sicurezza) e (2) ‘zimbelli’ (persone falsamente incriminate).
 
Un attentatore fu “colpito alla testa” dalla polizia. The Sun
 
La polizia dopo gli attentati al London Bridge e al Borough Market. 
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sabato 10 giugno 2017

Manuale dell’antiterrorismo nell’Europa del 2017

4 giugno 2017
– Bombardare Stati sovrani che combattono il terrorismo
– Finanziare gruppi terroristici per combattere gli Stati sovrani non allineati
– Sanzionare Stati sovrani che combattono il terrorismo
– Vendere armi ai Paesi che finanziano il terrorismo
– Non controllare i confini
– Fare entrare falsi profughi
– Creare ghetti in Europa
– Far finanziare moschee dai Paesi che finanziano il terrorismo
– Farsi fare attentati in Europa
– Fare marce e disegnare
– Dire che non abbiamo paura, poi invece cambiano tutti stili di vita
– Dare la colpa a Putin
– Riniziare il giro
E se fosse un islamista? Chi siamo per giudicarlo? E’ arrogante pensare che la nostra cultura è superiore? E bigotto criticarne la religione, no? Figlio, non fissarlo, l’offenderesti.

Preso da: https://aurorasito.wordpress.com/2017/06/04/manuale-dellantiterrorismo-nelleuropa-del-2017/
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venerdì 9 giugno 2017

Terrore in Gran Bretagna: che cosa sapeva il Primo Ministro?


DI JOHN  PILGER

 counterpunch.org

Ciò che non si può dire, in campagna elettorale in Gran Bretagna, è proprio questo.
Che le cause dell’attentato di Manchester, in cui 22 persone, perlopiù giovani, sono state uccise da un jihadista, sono tenute nascoste per proteggere i segreti della politica estera britannica.
Domande cruciali, come il motivo per cui i servizi di sicurezza dell’MI5 lasciavano a piede libero cellule terroristiche a Manchester e perché il governo non aveva avvertito i cittadini di quella minaccia tra di loro, rimangono senza risposta, allontanate dalla promessa di un’inchiesta interna.
Salman Abedi, il presunto suicida, faceva parte di un gruppo estremista, il Libyan Islamic Fighting Group [LIFG], che prosperava a Manchester, cresciuto e utilizzato dall’MI5 da oltre 20 anni.
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giovedì 8 giugno 2017

Bilderberg 2017: si parlerà di Trump


2 giugno 2017

DI ARJUN WALIA
collective-evolution.com
“Siamo grati a Washington Post, New York Times, Time Magazine: i loro direttori hanno partecipato alle nostre riunioni ed hanno rispettato le loro promesse di discrezione per quasi quarant’anni. Sarebbe stato impossibile per noi sviluppare il nostro piano mondiale se fosse stato soggetto alle luci della pubblicità in quegli anni. Ma il mondo ora è più sofisticato ed è pronto a marciare verso un governo mondiale… La sovranità sovranazionale di un’élite intellettuale e di banchieri mondiali è sicuramente preferibile all’autodeterminazione nazionale praticata nei secoli passati”. – David Rockefeller (Fonte)
La suddetta dichiarazione proviene da un incontro del gruppo Bilderberg nel 1991 a Baden, in Germania. C’era anche Bill Clinton.
Il Bilderberg è un annuale e segreto incontro dei potenti del mondo. I partecipanti includono personaggi che lavorano a stretto contatto con ambienti militari, vertici delle agenzie di intelligence, grandi banchieri e rappresentanti di FMI, Banca mondiale, Commissione Trilaterale ecc.
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mercoledì 7 giugno 2017

"Così gli 007 inglesi lasciarono tornare i jihadisti in Libia"

2 giugno 2017

di Lorenzo Forlani
Una politica della "porta girevole", quella che secondo alcune rivelazioni fatte al quotidiano online Middle East Eye avrebbe adottato il Regno Unito nei confronti dei cittadini britannici di origine libica e dei libici in esilio in Gran Bretagna. A partire dal 2011 l'Mi5, il servizio di controspionaggio britannico, avrebbe permesso a questi ultimi di uscire ed entrare dal Paese per unirsi alle rivolte contro Gheddafi, nonostante su alcuni di loro pendessero sospetti su possibili attività terroristiche. Alcuni testimoni - combattenti ribelli attivi oggi in Libia, oppure rientrati in Regno Unito - avrebbero rivelato di essere partiti dall'Inghilterra per unirsi alle rivolte contro Gheddafi, senza essere soggetti ad alcun interrogatorio o indagine. Persone potenzialmente come Salman Abedi, il 22enne autore della strage di Manchester, la cui famiglia era rientrata in Libia per prendere parte alla rivoluzione contro il Rais.
Anche Abedi era rientrato nel Paese nordafricano nel 2011 per poi fare ritorno a Manchester in diverse occasioni. La polizia inglese è certa che Abedi sia parte di un più ampio network, certezza che ha portato all'arresto di numerose persone a lui collegate, incluso il fratello maggiore Ismail. Il fratello minore del kamikaze, Hashem, era stato arrestato invece dalle forze di sicurezza libiche poiché intendeva commettere attentati a Tripoli. In manette per presunti legami con jihadisti era stato anche il padre, Ramadan, uno dei tantissimi libici in esilio il cui rimpatrio sarebbe stato facilitato dal governo inglese per ingrossare le fila dei rivoltosi contro Gheddafi.
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martedì 6 giugno 2017

George Soros ha collaborato, da nazista, all’Olocausto

Tratto da lucianobonazzi.altervista.org
George Soros ha collaborato, da nazista, all’Olocausto
Quando i nazisti occuparono Budapest nel 1944, il padre di George Soros era un avvocato ebreo di successo, viveva su un’isola nel Danubio e amava andare al lavoro in barca. All’avvento di Hitler, saputo che gli ebrei erano in pericolo, fece giustamente di tutto per proteggere la sua famiglia. Comprò documenti falsi e dopo aver corrotto un funzionario di governo fece passare la sua famiglia da ebrea a cristiana.

Il giovane George Soros, che aveva all’epoca 14 anni, da neo-cristiano, mentre godeva del privilegio dell’immunità, vide centinaia di migliaia di ebrei ungheresi mentre venivano deportati nei campi di sterminio. In coincidenza con questi fatti, George Soros trovò lavoro, venne assunto in un ufficio che si occupava della confisca delle proprietà ebraiche.
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Etichette: germania, nazismo, soros, ungheria

lunedì 5 giugno 2017

La PROFEZIA di Rudolf Steiner del 1917: “Bloccheranno il nostro risveglio attraverso i vaccini!”


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Preso da : https://disquisendo.wordpress.com/2017/05/30/la-profezia-di-rudolf-steiner-del-1917-bloccheranno-il-nostro-risveglio-attraverso-i-vaccini/


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Rudolf Steiner

30 maggio 2017 da spezziamolecatene
I vaccini costituiscono un notevole indebolimento della struttura fisico-vitale umana. Che è la fondamentale base terrena della vita psichica. Ostacolare la vitalità del corpo significa creare un enorme problema all’evoluzione spirituale. Si sta fortunatamente sviluppando un’onda di rifiuto dei vaccini, ancora minoritaria… Mentre le strutture sanitarie governative e internazionali, saldamente nelle mani dei poteri oscuri, tendono a ipervaccinare bambini, anziani, tutti…
Rudolf Steiner quasi 100 anni fa parlava dello sviluppo di un vaccino particolare, contro l’evoluzione spirituale, contro lo sviluppo dell’onda di coscienza. Ora siamo in piena crescita dei risvegli di coscienza. Ritenete che il vaccino menzionato da Steiner sia già in 
I bambini che stanno nascendo negli ultimi anni hanno spesso grandi qualità spirituali. Arrivano bambini più forti proprio per “reggere” alla nuova minaccia, o questo specifico vaccino è ancora nei laboratori e deve ancora uscire? Cosa ne pensate?
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Etichette: democrazia, vaccini

domenica 4 giugno 2017

PIANO KALERGI nell’O.D.G. della Commissione Affari costituzionali del Senato del 30/31 Maggio 2017! ATTACCO MORTALE ALL’ITALIA!!

27 maggio 2017 da spezziamolecatene
I politici italiani, indistintamente, stanno preparando il colpo mortale per l’Italia il prossimo 30 e 31 Maggio 2017. In Commissione Affari Costituzionali del Senato l’Ordine Del Giorno è incentrato sullo ius soli.
Secondo questi sciacalli le urgenze dell’Italia, devastato dalla crisi economica indotta dai soliti noti, è lo “IUS SOLI”.
Come sempre non hanno mai un intervento o una parola per il popolo italiano.
Questi BARBARI vogliono dare la cittadinanza italiana praticamente a tutti per crearsi una manodopera a bassissimo costo e un elettorato che gli permetterà di schiavizzare totalemnte la nazione.
Gli italiani, come al solito, NON SONO PERVENUTI!! Ciò che è avvenuto negli altri continenti sta avvenendo da noi.
Distruzione, violenza, fame, povertà, morte…
Ma cosa cazzo aspettiamo per rimuovere questi maledetti subumani BASTARDI. Altro che il Movimento 5 stelle o altri partiti o movimenti… E’ tutta una pagliacciata. Questi ci stanno massacrando!!
Dove cazzo sono i generali patrioti? Dove sono le forze armate e le forze dell’ordine?
SVEGLIAAAAA!!

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Etichette: europa, immigrazione, italia, kalergi

sabato 3 giugno 2017

Dopo Rockefeller è arrivato il momento di un altro CRIMINALE MONDIALISTA: Zbigniew Brzezinski! Speriamo inizi a pagare per il male causato all’umanità!

27 maggio 2017 da spezziamolecatene
Dopo la morte di David Rockefeller a cui abbiamo dedicato il seguente articolo
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Finalmente è morto DAVID ROCKEFELLER alla tenerissima età di 101 anni. Voleva RIDURRE la popolazione mondiale a 500 milioni di persone!
Finalmente arrivato anche il momento di un altro criminale: Zbigniew Brzezinski consigliere per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti durante la presidenza di Jimmy Carter. 
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Etichette: democrazia, media, NWO, Rockefeller

venerdì 2 giugno 2017

News media alternativi a rischio censura e nessuno ne parla

In cinque minuti, questo video racconta come:
– l’intelligenza artificiale verrà utilizzata per mantenere il controllo sul libero scambio di informazioni;
– con la scusa di combattere gli “hate speeches” e il terrorismo, si voglia demonetizzare temi sensibili per disincentivare il dialogo sui conflitti nel mondo;
– lo scandalo “adpocalypse” dei “video inappropriati” su YouTube sia stato montato da Eric Feinberg, C.E.O. di GIPEC;
– grandi marchi proprietari dei mainstream media abbiano fermato le proprie campagne pubblicitarie con Google per tagliare i fondi ai news media alternativi.
Il fine è confinare l’agenda pubblica a una bolla sicura d’informazione che ci dica cosa sia giusto pensare e cosa no.
Questa è censura, il mondo deve sapere cosa sta succedendo.
Claudio Bazzuri

Originale con video: https://byebyeunclesam.wordpress.com/2017/05/11/news-media-alternativi-a-rischio-censura-e-nessuno-ne-parla/ 
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Etichette: democrazia, media, terroristi

giovedì 1 giugno 2017

Con l’esempio Manchester ci si doveva dare una spintarella


https://byebyeunclesam.files.wordpress.com/2017/03/isis-sion-usa.jpg

26 maggio 2017
“E, guarda caso, mentre The Donald si aggira tra sunniti decapitatori di donne, fomentando la grande alleanza di tutti i sunniti decapitatori di donne e di tutto ciò che di non sunnita gli capita sotto la mannaia, perché facciano il favore a Israele di togliergli dai piedi l’Iran sciita che, come il resto degli sciiti, il massimo del terrorismo l’ha praticato con i fuochi d’artificio di capodanno, ecco che a Manchester viene telefatto saltare per aria un ragazzo libico con bomba. 22 ragazzi morti e oltre cento feriti mentre stavano al concerto. Target centrato: concerti, giovani incazzati con i vecchi, Corbyn (Manchester è laburista) e Brexit “con la quale Brexit sarebbe andato a ramengo il prezioso coordinamento europeo dell’intelligence per combattere terrorismo ed estremismi vari”. Effetto collaterale: un po’ di benzina sul sacro fuoco dello scontro di civiltà che ci arruola tutti, seppure al traino e in catene, nelle armate della civiltà superiore. Avete sentito? E’ ripartita la cantilena degli islamici tutti cattivi, da cui quei pochi buoni, se vogliono che non li affidiamo ai roghi salviniani, si decidano finalmente a prendere sincere distanze.
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